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Chevrolet

Da noi Chervolet è sinonimo di Corvette. Magari, per qualcuno più addentro negli usi e costumi degli sportivi “yankee”, anche di Camaro. Ma la sua missione era quella di realizzare “auto per tutte le tasche e per ogni occasione”. Tanto è vero che può essere considerata la Fiat d’America La casa americana viene fondata a Detroit nel 1911 dall’imprenditore e pilota svizzero Louis-Joseph Chevrolet, ma con capitali statunitensi. Ma già nel 1917 il marchio viene inglobato nella General Motors, che ne fa una divisione a sé stante, e a poco a poco estende la sua area di competenza anche ben al di fuori degli USA. Comunque il successo in patria è fragoroso al punto che nel 1963 un'auto su dieci immatricolata negli States è marchiata Chevrolet. Ma accanto ai modelli standard nel 1953 introduce la Corvette, una due posti con carrozzeria in fibra di vetro, che nelle sue varie evoluzioni diventa la sportiva più celebre di origine nordamericana, e nel 1966 le affianca la Camaro: la più celebre tra le “pony car” insieme con la Ford Mustang. Nel 2005 la GM, che è proprietaria della coreana Daewoo, decide di vendere in Europa i modelli prodotti da quest’ultima proprio con il marchio Chevrolet, ma poi lo ritira nella metà degli anni 2000 per lasciare spazio alla Opel, altro brand della GM, sicuramente più radicato nel Vecchio Continente. Dove, però, la bandiera Chevy è ancora tenuta alta dalle varie generazioni di Corvette e Camaro, che continuano ad essere distribuite da importatori privati.

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