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Porsche 911 (993)

Porsche 911 (993)

Quotazione da 65.000 € a 280.000 €

Nella saga infinita della Porsche 911, quella siglata 993 occupa un posto di assoluto rilievo, essendo l’ultima, gloriosa (e da molti ancora rimpianta) rappresentante dei modelli raffreddati ad aria, nonché – a detta di molti – una delle 911 più belle di tutti i tempi. Lanciata nel 1994 e rimasta in produzione fino al 1998, raccoglie il testimone della serie 964, rispetto alla quale si rivela immediatamente un’auto più “matura” e moderna, ma soprattutto meno rude e al contempo più veloce nella guida. Con l’80% dei componenti progettati ex novo, la Porsche 911 Tipo 993 annovera novità senza precedenti nella storia delle 911 classiche. In primis, le nuove sospensioni posteriori: dopo trent’anni, quelle tradizionali a bracci obliqui lasciano il posto a un più moderno e raffinato schema multilink, fissato a un telaietto ausiliario in alluminio. Nuovo anche il cambio, per la prima volta a sei marce. Profondamente rivisto, l’ormai collaudatissimo sei cilindri boxer (la cui cilindrata di 3,6 litri rimane invariata) raggiunge una potenza di 272 CV, che nel 1995 salgono a 285 grazie all’adozione del sistema di aspirazione variabile Varioram: i condotti di aspirazione a geometria e lunghezza variabile assicurano un’erogazione più pronta e fluida, a tutto vantaggio delle prestazioni e del piacere di guida. Le versioni Carrera e Carrera S con carrozzeria coupé, cabriolet e Targa (quest’ultima per la prima volta dotata di un elegante tetto scorrevole in cristallo), inoltre, possono avere il cambio automatico Tiptronic (dal 1995 è disponibile il Tiptronic S, con i comandi al volante e una centralina di gestione rivista per velocizzare le cambiate). Importanti modifiche riguardano la versione Carrera 4 a trazione integrale; al posto dello schema con tre differenziali della 964, che rendeva l’auto piuttosto pigra in uscita di curva senza peraltro offrire un grip soddisfacente sui fondi più scivolosi, viene adottato un layout con un giunto viscoso centrale simile a quello della supercar 959: ne guadagnano motricità e agilità. Tra le altre migliorie figurano un nuovo sistema di scarico a doppio flusso, un impianto frenante più potente con dischi forati e la carenatura completa del sottoscocca, un accorgimento, quest’ultimo, che contribuisce a tenere l’auto schiacciata al suolo alle alte velocità. Come da tradizione, anche dalla serie 993 vengono derivate numerose versioni, alcune potentissime, come la Turbo, forte di ben 408 CV e inconfondibile grazie al vistoso alettone “a coda di balena” (con annesso intercooler) integrato nel cofano posteriore. Un gradino più in alto si collocano la Turbo S (450 CV) e la GT2, mossa dallo stesso motore della Turbo, ma con una pressione di sovralimentazione maggiore che innalza la potenza massima a 430 CV (nel 1998 diventano 450 con l’adozione di due candele per cilindro) e la trazione sulle sole ruote posteriori invece che integrale. Nel solco di una lunga tradizione sportiva, la carriera della Porsche 911 Tipo 993 ha avuto un’ampia parentesi anche in pista, con la versione 3.8 Cup da 310 CV, protagonista, nel 1994, del campionato monomarca Porsche Supercup. Da questa versione deriva l’ancor più estrema 3.8 RSR con 350 CV, destinata alle competizioni nelle classi GT3.

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La scelta di Veloce
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