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Volkswagen

Il suo nome significa letteralmente “auto del popolo” ma, in realtà, solo la prima parte della sua storia è costruita su auto economiche. Il successo vero arriva con modelli che hanno qualcosa in più nella qualità e anche nel prezzo e non sono proprio a portata di tutti. Ma Volkswagen era e Volkswagen rimane. E al suo significato nessuno pensa più. La storia della casa tedesca comincia alla fine degli anni ‘30, quando Adolf Hitler commissiona all’ingegner Ferdinand Porsche un’auto per la motorizzazione di massa, che “non deve costare più di una motocicletta e deve consumare poco carburante”. Nasce così la Maggiolino, ma da lì prodotti dell’azienda tedesca conquistano il mondo allontanandosi sempre più da quella premessa di essenzialità estrema. E oggi la holding capitanata da VW integra Audi, Bentley, Cupra, Lamborghini, Porsche, Seat, Škoda e divaga anche nella motociclette con la Ducati. La Maggiolino, nelle sue mille evoluzioni, viene prodotta fino al 2012 ed è l’autovettura più diffusa della storia con oltre 21,5 milioni di esemplari prodotti. Il passaggio epocale dalla Maggiolino e dai suoi derivati, tutti con motore e trazione posteriori, avviene con la K70 del 1971, che in origine doveva nascere con il marchio NSU. Da lì la nuova formula “tutto avanti” è alla base delle fortuna del marchio tedesco. Che via via, oltre alla Golf, introduce altri modelli di successo tra i quali Lupo, Polo e Passat. E anche con una superammiraglia come la Phaeton del 2002 che dell’ “auto per il popolo” ha davvero poco. Per molti anni la VW non si occupa di stimolare il pubblico sportivo, a parte l’esperienza non fortunata della VW-Porsche 914 (1969-1975), che gli appassionati ritengono troppo cara per essere una VW e troppo lenta per essere una Porsche. Poi, pur senza crederci più di tanto, nel 1975 lancia la Golf GTI, che invece diventa subito un’icona e dà origine a una stirpe che continua ancora oggi e vede in commercio l’ottava generazione della berlina sportiva. Tra il 1997 e il 2019 cerca anche di toccare le corde della nostalgia riproponendo la Maggiolino in chiave moderna, utilizzando la base della Golf. Ma le vendite non sono quelle che ci si aspetta. Nel nuovo millennio arrivano le svolte dell’iniezione diretta sia per i motori diesel, sia per quelli a benzina, e le suv e le crossover. Ma soprattutto inizia una decisa svolta elettrica con la ID.3 del 2019 e le sue derivate, anche per rifarsi un’immagine appannata dallo scandalo dieselgate del 2015, legato alle eccessive emissioni dei motori a gasolio di tutto il gruppo. In campo agonistico i trofei promozionali e monomarca della VW lanciato molti giovani piloti, ma a un livello più alto la Polo vince il mondiale rally (per costruttori e piloti) dal 2013 e 2016 e la Parigi-Dakar dal 2009 al 2011.

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