Per conoscere il vero valore delle storiche serve un po’ di tedesco

Da queste parti abbiamo da tempo sposato la causa di Classic Data come fornitore delle quotazioni più attendibili delle vetture storiche e delle youngtimer sul mercato europeo, grazie all’analitica ricerca dei reali valori delle transazioni avvenute nell’anno precedente e nei cinque anni addietro. In quest’ottica l’uscita del volume 2025-26 del magazine Oldtimer Preise, dedicato alle vetture dal 1920 al 1980 (le più giovani saranno trattate sul numero in vendita dalla primavera del 2026 secondo la periodicità biennale introdotta lo scorso anno per far fronte al gran numero di youngtimer da trattare), viene in aiuto non solo di collezionisti, appassionati e commercianti, per i quali rappresenta un autentico strumento di lavoro, ma può attirare l’interesse anche di semplici curiosi e potenziali futuri adepti di questo settore dell’automobilismo.

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UN MERCATO COMPLESSO ANALIZZATO NELLE SPECIFICITÀ. Qualche numero può descrivere facilmente la quantità e il valore dei dati riportati nel volume: 292 pagine, 160 marche rappresentate, alcune migliaia di modelli con cinque quotazioni per ciascuno in base al livello di conservazione o del restauro e degli eventuali costi di ripristino, più di 2000 fotografie, una sezione dedicata alle vetture americane, un’altra alle cosiddette “exotic cars” prodotte in pochi esemplari e un’altra alle minicar, per lo più tedesche, come Heinkel, Maico, Messerschmitt, Vespa e Zundapp. In apertura di fascicolo, un ampio capitolo è riservato alle vetture anteguerra, tra le quali si distinguono soprattutto le Bugatti e alcune Alfa Romeo, come la 8C 2300 passo corto, per la quale si parla di oltre 11 milioni di euro per esemplari completamente originali. Davvero tanti numeri che aiutano l’appassionato a identificare il valore reale della propria “arzilla vecchietta” anche al fine di stabilire il valore da assicurare, il commerciante a stabilire i riferimenti per le compravendite e il potenziale acquirente a valutare la correttezza di una proposta economica su un’auto offerta sul mercato e di proprio interesse.

Volkswagen Bulli

CI SONO PURE PULMINI, CAMPER E MINIVAN DA COLLEZIONE. Presenti, oltre alle vetture, anche alcuni dei più celebri veicoli commerciali, in particolare nelle varianti camper, come il Volkswagen Westfalia T2b (più di 73.000 euro per gli esemplari prodotti dal 1972 al 1979) o il Ford Transit Clubmobil del 1981-1985 (fino a 54.400 euro) e trasporto persone, come il Volkswagen Bulli (235.000 euro per un Samba 23 vetrini del 1951-1955), l’ancora più raro ma meno conosciuto Fridolin (120.000 euro). Qualche sorpresa anche dal mondo dei van, con il raro quando piccolo Goggomobil TL250 a 71.000 euro. Il cuore del volume è comunque dedicato alle autovetture e, oltre alle valutazioni legate a cinque livelli relativi allo stato di conservazione dell’automobile, viene proposto un indice in percentuale che descrive l’andamento delle quotazioni come media degli ultimi 5 anni, così da consentire al lettore di valutare la crescita o la decrescita del valore di quel modello nel medio periodo, così da farsi un’idea sulla reale tendenza del mercato. 

Mercedes-Benz Typ 300 SL (W 198 I, 1954 bis 1957), 1954.

SPOILER SULLE “BLUE CHIP”. Uno sguardo sulle classic car più iconiche del passato permette di osservare come la Mercedes-Benz 300 SL Gullwing stia descrivendo una traiettoria in salita del 44% negli ultimi 5 anni agli attuali 1,9 milioni di euro per esemplari in perfetto stato, la Jaguar E-Type coupé 1a serie del 1961-1964 a 136.000 euro con un incremento del 6% in 5 anni (meglio ha fatto la Roadster dello stesso periodo, a 175.000 euro), la Ferrari 250 GT California a passo corto a 15 milioni, con complessiva stabilità nell’ultimo quinquennio e la BMW 507 Roadster è in leggera discesa a 2 milioni di euro.

Lancia-Fulvia-Coupe-3

E LE ITALIANE PER TUTTI (O QUASI)? Flash finale sulle italiane più amate, con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint prima serie a 76.000 euro perde il 4% in 5 anni, la Lancia Fulvia Coupé del 1965-1969 in salita del 25% a quasi 32.000 euro, la Fiat 500 L in crescita del 33% a 14.400 euro e la nobile Maserati Quattroporte 3a serie del 1979-1987 (da cui fu derivata la Royale) a 45.000 euro in progresso del 15%. In generale si registrano quotazioni in salita per le “storiche” più recenti e ancora utilizzabili senza troppe difficoltà, nell’ottica di un investimento che si riflette anche su una più estesa possibilità d’impiego se non quotidiano almeno nei weekend, e cali anche sostanziosi delle vetture più anziane, ancorché di grande valore storico, come la BMW 328 Roadster, in discesa del 33% negli ultimi 5 anni a 600.000 euro. 

Volkswagen-Golf-GTI-Mk1-6

CRESCITA ESPONENZIALE PER POCHE. Infine, qualche dato eclatante in positivo, con la Saab 96 Sport a 2 tempi che guadagna il 119% nell’ultimo lustro fino ad arrivare a 27.300 euro per esemplari in condizioni molto buone ma non eccelse, la Volvo 242 GT che nelle medesime condizioni e periodo sale del 110% a 28.200 euro, le insospettabili Volkswagen Passat 1a serie LS, TS e GLS in progresso del 94% alle soglie dei 20.000 euro e la Golf GTI 1a serie 4 marce che guadagna ancora il 13% per superare quota 38.000 euro.

Oldtimer Preise 2025-26
Oldtimer Markt Verlag
290 pagine
Euro 8,90

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