
A faccia a faccia con la Mercedes GLC elettrica
Vi ricordate quel vecchio adagio che i moderni asceti del design ripetevano? “Con le auto elettriche non disegneremo più le mascherine perché non sono necessarie”. Benissimo, quella profezia non solo non si è avverata ma, a parte qualche raro caso, è successo esattamente l’opposto. E quella per chi riesce a ostentare la griglia frontale più grande, opulenta e vistosa sembra diventata una corsa impossibile da arrestare. Soprattutto nel settore delle auto di gran lusso, dove fioccano “bocche” sempre più grandi, spesso e volentieri incorniciate da luci a led per – sostengono le case – enfatizzare la presenza su strada della vettura. Ma è davvero così?
EVOLUZIONE, NON RIVOLUZIONE. Un caso-scuola che illustra molto bene questa nuova tendenza stilistica è quello della nuova Mercedes GLC elettrica. A poco tempo dalla presentazione delle concept AMG GT XX e CLA concept, che preannunciavano tutt’altra direzione, in termini di stile, la casa della stella a tre punte ha svelato la nuova GLC elettrica. Volendola descrivere in poche parole, potremmo dire che al 75% non c’è nulla di nuovo sotto il sole; il 25% di novità è costituito sostanzialmente dal frontale, che ora ha una presenza più monolitica, e dalle luci posteriori inedite e.. spiazzanti.
UN FARO SUL FUTURO. Le proporzioni, i volumi, persino il trattamento delle superfici non aggiungono nulla di nuovo a quanto visto negli ultimi anni. Addirittura, il colore scelto per la presentazione non accenna alcun desiderio di ricerca di qualcosa di diverso. Alla luce del ruolo di portabandiera del nuovo corso stilistico della casa assegnato alla nuova GLC elettrica, possiamo quindi dare per scontato che le Mercedes di domani saranno del tutto simili a quelle oggi in vendita, senza ricevere alcuna influenza dalle ben più originali concept car che hanno preceduto la nuova suv elettrica?
VUOLE IMPRESSIONARE, MA CHI? La risposta è quasi certamente sì. E non è un caso che persino il comunicato stampa diffuso dalla casa tedesca non parli praticamente d’altro che della mascherina. Non sono specificati dati tecnici, tanto per intenderci, se non il numero dei pixel che si illuminano nel frontale. Se a qualcuno interessa, come optional, la mascherina extra-large della Mercedes GLC si può avere in “una versione illuminata, con un totale di 942 punti retroilluminati”. Ma difficilmente la cosa lascerà a bocca aperta chi, per esempio, in un’auto ricerca il piacere di guida, piuttosto che la praticità o – a maggior ragione, in una Mercedes – finanche la sobrietà e l’eleganza.
DÉJÀ VU. A ben guardare, i pixel luminosi sono stati introdotti una decina di anni fa dalla Hyundai. Nel frattempo, sono stati adottati da tanti altri costruttori, forse troppi, tra cui la Volvo e, più recentemente, persino la Fiat, con la Grande Panda. Insomma, una scelta lontana dall’innovazione e dall’originalità, quella della Mercedes. Nonché una scelta che stride un po’ con l’armonia di proporzioni, volumi e linee che caratterizza chiaramente tutto il resto della GLC elettrica. Le luci posteriori richiamano il logo della Mercedes con tre stanghette luminose che formano una stella stilizzata: una trovata che un tot di anni fa poteva anche incuriosire. Ma un tot di anni fa. I led circolari (sulla GLC sono quattro, sui modelli più compatti saranno solo due e su quelli più grandi sei) sono protetti da un fascia in plastica semitrasparente che corre per tutta la larghezza del portellone. Più che una fascia, però, è un fascione: i trattamenti fluidi e privi di spigoli vivi della carrozzeria, su questo non ci sono dubbi, si sarebbero sposati meglio con una firma luminosa più sottile.
CONSAPEVOLEZZA O PAURA DI OSARE? In conclusione, la sensazione è che la Mercedes GLC elettrica sia stata disegnata da mani diverse, senza una direzione coerente impartita dall’alto e, forse, con la sincera convinzione, da parte dei designer, che i singoli elementi grafici potessero rinfrescare il look senza forzature. Osservando il risultato finale, non è andata proprio così. Maxi mascherina a parte, comunque, la GLC è un’auto elegante e indubbiamente più gradevole di molte rivali. Ciò però non toglie che a Stoccarda, in un periodo così turbolento, per il settore dell’auto, forse potevano fare qualcosa di più. O di diverso.
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Testo di Michele Albera
Comunque, prima di tutti, ai led messi dappertutto ci sono arrivati i camionisti.
Avete presente quelle motrici piene di luci dall’alto al basso? Ecco, auto come la GLC faranno lo stesso effetto, su strada.
Ahahah… dici che è un Actros che non ci ha creduto abbastanza? 😝