Lamborghini Urus SE: un factotum da 800 CV

Appena la metti in moto, non succede nulla. Silenzio assoluto. È una sensazione quasi straniante per una Lamborghini. Poi basta sfiorare l’acceleratore e tutto cambia: il motore elettrico da 190 CV entra in scena in modo fluido, mentre il V8 biturbo da 4 litri è lì sotto, pronto a risvegliarsi. Quando lo fa, lo capisci subito. Il ruggito è lo stesso, ma dietro c’è una spinta nuova: 800 CV e 950 Nm di coppia che arrivano senza esitazione. Lo 0-100 in 3,4 secondi non racconta tutta la storia — la vera magia è nel modo in cui si muove, istantanea e piena, come se avesse eliminato ogni vuoto di risposta.

L’ELETTRICO CHE ESALTA. L’ibrido qui non serve per “addolcire”, ma per rendere la guida più continua e istintiva. Nel traffico puoi scorrere in modalità elettrica per una sessantina di chilometri, ma appena si spalanca un tratto di strada libera, basta un clic sul “tamburo” delle modalità e la Urus SE diventa un’altra cosa. In Performance, il V8 e l’elettrico lavorano all’unisono: la coppia è costante, la risposta immediata. È come avere due motori che si capiscono al volo.

PESA DI PIÙ MA… Sulla bilancia segna circa 200 kg in più, ma tra le curve non si direbbe. Il nuovo sistema di trazione integrale con frizioni controllate elettronicamente al posto del vecchio differenziale Torsen cambia tutto: ora la spinta arriva prima e tutta verso il retrotreno, con l’avantreno pronto “a farsi sotto” quando c’è bisogno di grip extra. Sterzo preciso, sospensioni ad aria che filtrano l’asfalto anche con i cerchi da 23”, e un bilanciamento che invita a osare: in modalità Sport, la Urus SE è più coinvolgente di prima con il sovrasterzo in uscita di curva che arriva morbido, mai spaventoso. Intendiamoci: questo modello ha sostituito la versione “base” della Urus e non la più “arrabbiata” Performante, per cui non aspettatevi quello stesso livello di controllo e precisione che ci aveva così tanto stupito qualche tempo fa. Ma non è questo il suo obiettivo: la Urus SE deve sapere fare tutto e lo fa dannatamente bene. Per tutti quelli che guidano con il coltello tra i denti siamo sicuri che nel prossimo futuro non mancheranno altre versioni veramente in*****te.

IL “SOLITO” SALOTTO. Gli interni restano fedeli al carattere Lamborghini: tagli netti, materiali pregiati e un’attenzione al dettaglio quasi maniacale. Il nuovo display centrale da 12,3 pollici è più fluido e intuitivo, e le grafiche ispirate alla Revuelto danno un tocco futurista. Il cruscotto digitale è personalizzabile, i comandi del clima ora hanno un feedback aptico e, nel complesso, si respira quella fusione tra artigianalità e modernità che a Sant’Agata sanno fare meglio di tanti altri.

UN NUOVO EQUILIBRIO. La Lamborghini Urus SE è un esperimento riuscito: elettrica quando serve, esplosiva quando vuoi. È più silenziosa, più potente, ma soprattutto più viva. Mettersi dietro al suo volante fa capire che l’ibrido, in casa Lamborghini, non è una concessione alla modernità: è un’evoluzione del piacere di guida. E dopo qualche curva, anche i più scettici iniziano a sorridere.