
Addio alla leggenda Alfa Romeo Andrea De Adamich
Il mondo dei motori da corsa dice addio ad Andrea De Adamich. Uomo entusiasta, prima che pilota entusiasta, classe ’41, triestino con la scorza dura, fisico da corazziere che solo negli ultimi tempi l’avanzare dell’età aveva leggermente indebolito.

CON L’ALFA HA DATO SPETTACOLO. Ma il cuore di Andrea De Adamich era quello di sempre: Grande, generoso, colmo di ricordi fatti di benzina, sudore, ruote stridenti e motori rombanti. Quelli delle Alfa Romeo da corsa con cui, negli anni ’60, ha dato spettacolo sui circuiti di mezzo mondo, tenendo testa ai migliori senza paura. Anni d’oro culminati con la vittoria, nel 1966 e nel 1967, del Campionato europeo per vetture da turismo con il bolide che ha amato più di tutti: la Giulia Sprint GTA.


RICORDI DEL CUORE. L’ultima volta che abbiamo incontrato Andrea De Adamich è stata al museo dell’Alfa Romeo, due anni fa. Per festeggiare insieme agli appassionati i sessant’anni dell’Autodelta, lo storico reparto corse della casa milanese, aveva scelto di indossare un vecchio giaccone del team, ormai sbiadito dai decenni e con qualche fiera macchia d’olio qua e là, a ricordare che i ricordi vivono così e vanno vissuti così, come il tempo ce li consegna, e mai lasciati chiusi in un cassetto. Da quello della sua vivace e nitida memoria, di ricordi nella nostra intervista ne aveva tirati fuori molti. Vogliamo ricordarlo così, con quella bella chiacchierata al museo, dove sono custodite molte delle auto con cui ha contribuito a costruire la leggenda dell’Alfa Romeo.














