Cupra Leon VZ: L’elettricità? Giusto per le candele

Ero sull’aereo che mi portava a Barcellona, non sapevo nulla di cosa avrei guidato, nei giorni precedenti ero troppo preso da altre faccende lavorative. Mi han detto: “guarda che è una belva infarcita di cavalli, ti divertirai”. Ho pensato, sarà un’altra EV con un botto di elettrocavalli che ti tirano la fiondata già da fermo e con chip ultramegaevoluti che ti leggono nella testa e sanno già che sbaglierai la prossima curva e in pieno rettilineo sono lì a regolare l’esuberanza dei motori elettrici. Sì, perché loro sono predittivi, wow. Non ti diranno mai che sei imbranato, un terrorrista della strada anzi, un ecoterrorista della strada, ma ti faranno sentire Verstappen quando uscirai illeso dalla curva, grazie ai chipVerstappen. Vabbè.

SOLO BENZINA. Siccome non mi piace arrivare impreparato quando c’è da guidare, incastrato nei sedili della compagnia low cost di turno apro il PC da 15 pollici. Troppo grande, non ci sta, lo posso solo socchiudere e sbirciare le caratteristiche della Cupra Leon VZ. Leggo: motore 2000 a benzina col turbo, 325 cavalli e 420 Nm di coppia. Leggo, rileggo, come non è un’elettrica? Nemmeno ha un aiutino elettrico per sbandierare la patente di auto green? No, nada come dicono gli spagnoli. Qui l’elettricità serve solo per far soccare la scintilla alle candele. Il resto del motore va a benzina. Poi, cambio a doppia frizione (7 le marce), il tutto collegato solo alle ruote davanti, tramite il differenziale autobloccante a controllo elettronico. Solo 5,4 secondi dichiarati per lo “0-100” e 270 km/h di punta massima. No, come, ci sono ancora le hot hatch, le berline medie a cinque porte che sembrano da famiglia e, poi, sono affilate come lame. Sì, la Cupra le fa ancora. Mi strappa un applauso. La Cupra Leon VZ arriva a inizio 2026, prezzo non ancora comunicato, stimiamo sui 50.000 euro e ne faranno soltanto 1500 (sai com’è, non vorremmo inquinare troppo). Certo, vero, una Cupra Leon VZ c’è già stata poco più di un anno fa, era identica a questa, stessa meccanica, ma i cavalli si fermavano a 300, mentre qui ce ne sono 25 in più. Un record per una Leon stradale a trazione anteriore.

CHIUSA AL TRAFFICO. Ed eccomi comodo comodo nel sedile avvolgente della Cupra Leon VZ, è fasciante ma non troppo, a regolazione elettrica e con un tessuto a puntini colorati e scintillanti. Singolare, lontano dai toni scuri delle sportive, al massimo vivacizzati da qualche striscia rossa buttata lì, a caso. Del resto siamo sulle colline vicino a Barcellona, la città di Antoni Gaudì. Col comodo tasto tondo sotto la razza destra del volante avvio i 4 cilindri, che si annunciano con un boato che fuoriesce libero da quattro tubi di scarico color rame (specifici della VZ). Con l’altro, sulla sinistra, scelgo la modalità di guida più sportiva, Cupra. Il bello schermo del cruscotto visualizza al centro un grande contagiri in stile analogico. Perfetto. Poi, cambio in modalità manuale con le levette dietro il volante. Piccine, piccine, le preferirei più lunghe. Davanti a me, un tratto tortuoso di strada collinare chiuso al traffico per l’occasione. Posso scatenare tutti i 325 cavalli fra curve, contro curve, senza preoccuparmi. Roba forte, mi dicono gli spagnoli.

VAI! Mi danno il via, parto. Rettilineo breve, il 2.0 spinge feroce, limitato il ritardo di risposta del turbo, zona rossa poco sotto i 7000 giri, i Bridgestone Potenza 235/35 R 19 mordono l’asfalto, senza pattinamenti. Curvone da percorrere in pieno, stabile la Cupra Leon VZ trova subito l’appoggio, niente rollio (a controllo elettronico le sospensioni). Staccata. Sfioro il pedale, le pinze mordono subito i dischi forati, corsa breve del pedale, duro il giusto. Scalo con le levette, svelto il cambio. Dentro la curva, a destra. Sterzo consistente, preciso, non così diretto. Il retrotreno segue subito, senza alleggerimenti che possano dare insicurezza. Subito altra curva, sinistra. Niente tentennamenti, il differenziale lavora. Accelero bruscamente a ruote sterzate apposta (inconcepibile per i chip predittivi), ma la Cupra Leon VZ reagisce in modo equilibrato. Non si scompone troppo. Senza esagerare con una guida sporca, il sottosterzo è mitigato per bene. Il muso non allarga così tanto e hai tutta quella precisione, la velocità, in inserimento che non è così scontata per una trazione anteriore così potente. Fine del tratto chiuso al traffico. Nella fase di rientro guido rilassato, passo alle modalità di guida più confortevoli, lo sterzo resta consistente, le sospensioni non diventano un budino, ma la Cupra Leon VZ è abbastanza confortevole per portare in giro la suocera. Cambio in Drive, dolce, un po’ rallentato. Quindi? Verace questa Cupra Leon VZ, diverte, si lascia gestire con docilità, ti regala le sensazioni dei benzina pompati, con quella progressione del motore, il susseguirsi delle marce. Tutto autentico. Gli spagnoli sorridono quando scendo dall’auto, vedono una viso soddisfatto. Riprendo il telefono, c’è un messaggio dalla redazione: “Luca puoi andare a guidare la nuova elettrica di…”.

PS Per i pistaioli c’è anche la Cupra Leon VZ TCR: alleggerita, cinture a quattro punti, via il divano, al suo posto una barra di rinforzo per la scocca, spoiler maggiorati, mega alettone sul tetto, sempre 325 CV. Tiratura limitata anche per questa: 499 unità in tutto.