
I gioielli della Collezione Bertone tornano a casa
Bolidi di razza che hanno vinto tutto, come la Lancia Stratos. Supercar che hanno lasciato un segno indelebile, come la Lamborghini Countach. Ma anche eleganti granturismo come la Fiat Dino Coupé e l’Alfa Romeo GT, senza tralasciare i prototipi visionari, dalla Cadillac Villa alla Opel Slalom, dalla Citroën Zabrus alla Chevrolet Ramarro. Nei suoi oltre cent’anni di storia, la carrozzeria Bertone, grazie alla fantasia e alla bravura dei suoi designer e dei suoi artigiani, ha associato il proprio nome a quello dei più importanti costruttori automobilistici, “confezionando” modelli destinati a imporsi nelle stagioni più felici e meno felici che hanno segnato l’ultimo secolo dell’industria automobilistica.

Opel Slalom (1996)
RITORNO A CASA. Sono 79 in totale, tra vetture e modelli di stile, i gioielli della Bertone, oggi custoditi dall’Asi, l’Automotoclub storico italiano, che nel 2015 li ha acquistati in blocco all’asta e trasferiti nelle sale del museo del volo di Volandia, a Somma Lombardo (VA), salvandoli dalle “grinfie” di potenziali ricchi collezionisti stranieri. Dieci anni dopo, la collezione tornerà a Torino, dove la Bertone nacque nel lontano 1912. Le auto storiche della carrozzeria torinese, a partire dalla primavera del prossimo anno, faranno compagnia a quelle dei marchi Abarth, Fiat e Lancia conservate nell’Heritage Hub di Mirafiori del gruppo Stellantis.
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Bertone Runabout (1969)
SI CHIUDE UN CERCHIO. “Riportare le auto della Bertone a Torino era il nostro obiettivo sin dall’inizio, e ringraziamo il museo del volo di Volandia per averle custodite in tutti questi anni”, ha detto il presidente dell’Asi, Alberto Scuro, a margine della presentazione dell’edizione del salone dell’auto di Torino che si è svolta ieri al Museo nazionale dell’automobile di Torino. “Per noi – ha concluso il numero uno del sodalizio – riportare queste macchine all’ombra della Mole equivale a chiudere un cerchio”.

Ferrari Rainbow (1976)
TORINO E L’AUTO: UNA STORIA ULTRACENTENARIA. Parole di soddisfazione giungono anche da Roberto Giolito, responsabile dell’Heritage Hub e custode della memoria storica dei marchi italiani del gruppo Stellantis: “La nostra missione è raccontare oltre cento anni di storia dell’automobilismo a Torino. Ospitare le auto della collezione Bertone nei nostri spazi non può che rafforzare il significato del nostro ruolo e ci rende molto orgogliosi”.





















