Amelie, sei bellissima, peccato che sei elettrica

Guardi il quadrifoglio sulla fiancata, le linee ispirate alla mitica Giulia degli anni ’60, quei cerchi in stile 33 Stradale… niente male, come ingredienti, per un restomod  Alfa Romeo.

QUASI UNA QUESTIONE ETICA. Di restomod ce ne sono tanti, forse pure troppi, ma quelli della Totem Automobili si discostano un po’ dalla “massa”. Non si fanno troppi scrupoli a sacrificare un’auto d’epoca del calibro delle vecchie Giulia GT, di cui salvano parte della meccanica, giusto il minimo indispensabile per ottenere l’omologazione. Sì perché tutto il resto viene rifatto da zero, dalla monoscocca in fibra di carbonio agli interni confezionati “su misura”.

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V6 O ELETTRICA, A VOI LA SCELTA. Due i modelli tra cui scegliere: la GT Super e la GT Electric. La prima ha un 2.8 V6 biturbo a benzina da 640 CV firmato Italtecnica, la seconda è una sportiva elettrica da 590 CV e ha una batteria da 81 kWh. Un rabbioso V6 è sempre preferibile, ma perlomeno il largo impiego di carbonio e alluminio fa fermare l’ago della bilancia della versione a “pile” a 1.490 kg.

LA SEDICESIMA. In realtà, fin qui, nulla di nuovo: è da un po’ che la Totem Automobili fa queste macchine. Ed è proprio questo il motivo per cui se ne torna a parlare: l’azienda ha festeggiato la nascita della sua sedicesima auto, una GT Electric che ha battezzato Amelie. Amelie, come del resto ogni modello confezionato dalla Totem Automobili, è caratterizzata da dettagli unici, che vengono definiti in base ai desideri del cliente.

SI FA NOTARE. La Amelie è verniciata in un bel verde ottanio (a proposito di Alfa Romeo: qualcuno ricorderà che negli anni ’80 un colore simile, chiamato proprio così, era disponibile per l’Alfa 33) con dettagli color bronzo e un tutto sommato sobrio kit estetico in fibra di carbonio. Gli interni sono in pelle Nappa Truffle Brown (marrone tartufo, in effetti, non suona benissimo, se non ai palati più fini…), raffinatissimi e anche loro abbinati a carbonio ed elementi bronzati; una chicca è la valigetta per sigari con umidificatore annesso.

Foto di Lorenzo Marzola