Andrea Spitti

news, storie

Quando da bambino viaggiavo di sera in macchina con i miei genitori, mi divertivo a indovinare il modello delle auto a distanza, riconoscendole solo dalle luci dei fanali posteriori. Se oggi non sopporto le code e preferisco piuttosto allungare il viaggio ma essere sempre in movimento, da piccolo creavo lunghissimi ingorghi sfruttando le linee del tappeto come strade immaginarie. Da buon bresciano aspettavo ogni anno che la 1000 Miglia passasse davanti a casa mia, per ammirare quelle auto così strane e allo stesso tempo affascinanti che poi ho imparato a conoscere più nel dettaglio. Arrivo a scrivere di auto su carta e sul web facendo il giro lungo, dal giornalismo vecchio stampo dei quotidiani. Veloce è un aggettivo che mi piace associare alle auto, ma anche e soprattutto alla musica: ma non ho ancora capito se preferisco quella o il sound di 8 cilindri Mercedes.

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