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Alfa Romeo

L'Alfa Romeo è forse il più romantico dei marchi automobilistici perché sa conquistare, riconquistare dopo le sconfitte e far sognare. Da una sua costola è nata la Ferrari e il suo presente è una storia "in via di guarigione". All'inizio, nel 1910, è “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili” (da cui l’acronimo A.L.F.A.); poi, nel 1918, al nome dell'azienda si aggiunge Romeo, dal cognome dell'ingegner Nicola che ne prende controllo. L’Alfa Romeo entra nel novero delle aziende a partecipazione statale nel 1933 e vi rimane fino al 1986, quando, dopo una cessione sfiorata alla Ford, entra nel Gruppo Fiat, poi diventato FCA: la nuova gestione è un'altalena tra modelli dimenticabili e auto in linea con la tradizione del marchio, come la 156, la 147, la 4C e la Giulia. Oggi l'Alfa Romeo è uno dei tanti pianeti della galassia Stellantis, e la sua gamma è composta da suv da famiglia dalla spiccata personalità, ma nelle quali è rimasto poco dello "spirito" degli anni d'oro. Fin da subito, l'Alfa Romeo si è specializzata in vetture sportive e da corsa, vivendo da protagonista i Gran Premi degli anni '20 e '30 e conquistando i primi due Mondiali di Formula 1, nel biennio 1950-51. Poi arriva la Giulietta, con cui l'azienda si distrae momentaneamente dalle corse e diventa una grande fabbrica, ma i successi sportivi si ripetono nei due decenni successivi con la 33 sport prototipo e i modelli sportivi derivati dalla meccanica della Giulia, la mitica "berlina da famiglia che vinceva le corse".

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