Alfa Romeo 33 Stradale

Diciotto “gioielli” di meccanica e di stile che nelle aste più prestigiose passano di mano per svariati milioni di euro, ma che per gli appassionati hanno un valore inestimabile: sono le Alfa Romeo 33 Stradale scolpite a mano negli anni ‘60 dagli artigiani della carrozzeria Marazzi per la casa milanese. Disegnata da Franco Scaglione, il “papà” della mitica Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1954, l’Alfa Romeo 33 Stradale non è una “semplice” supercar: gli esperti le attribuiscono le caratteristiche tipiche delle opere d’arte e, a pari merito con capolavori come la Lamborghini Miura e la Jaguar E-Type, è considerata una delle automobili più belle di tutti i tempi. Non è un caso, del resto, se l’Alfa Romeo, quando lo scorso anno ha deciso di tornare protagonista nel mondo delle auto da sogno, si è ispirata proprio a questo caposaldo della sua lunga e gloriosa storia e ne ha rispolverato il nome. Ma a far sognare, dell’Alfa Romeo 33 Stradale del 1967, non sono solo le sue accattivanti forme morbide e affusolate: questa affascinante coupé biposto a motore centrale vanatava anche una meccanica assai raffinata. Il telaio tubolare e l’esuberante motore V8, per dire, derivano da quelli della Tipo 33/2, la barchetta che nel 1967 diede inizio a una lunga stirpe di bolidi che hanno lasciato un segno indelebile nelle corse di durata, portando in alto in tutto il mondo il nome dell’Alfa Romeo.