Lancia Stratos

La linea, a dir poco originale e assai grintosa, è di quelle che tolgono il fiato. E le prestazioni, con un esuberante V6 Ferrari che scalpita dietro l’angusto abitacolo a due posti secchi, non sono da meno. All’alba degli anni ’70, la maggior parte degli automobilisti un’auto come la Lancia Stratos poteva solo sognarla: nata da un’intuizione di Nuccio Bertone e diventata grande grazie alla fantasiosa matita di Marcello Gandini e al carisma di Cesare Fiorio, l’allora numero uno della squadra corse della casa torinese, questa supercar in miniatura fu costruita in una piccolissima serie per ottenere l’omologazione della versione da gara. E oggi? La Lancia Stratos è diventata un’autentica leggenda e la sua leggenda poggia su un palmarès che ne fa una delle macchine più vincenti nella storia dei rally. Preparata dal reparto sportivo della casa torinese, la versione da competizione di questa affasciante biposto con il parabrezza che sembra la visiera di un casco ha dominato a lungo negli anni ’70, conquistando i Mondiali del 1974, 1975 e 1976.