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Subaru Impreza WRX

Subaru Impreza WRX

Quotazione da 15.000 € a 160.000 €

La Subaru Impreza è una di quelle auto che non ha bisogno di troppe presentazioni. È un vero “mostro sacro”, un modello che ha saputo riscrivere la storia di un intero marchio, plasmandone in maniera indelebile l’immagine a suon di vittorie nei rally. L’Impreza di prima generazione, declinata nelle versioni berlina a quattro porte, station wagon e coupé (quest’ultima mai venduta in Italia), vede la luce nel 1992 e sostituisce la Leone. Viene progettata anche in vista di un impiego nelle corse, dove la casa giapponese, all’epoca, era impegnata con la Legacy. Da quest’ultima l’Impreza eredita i motori boxer della famiglia EJ, che vengono montati in senso longitudinale e abbinati alla trazione integrale permanente. Al lancio la gamma contempla solo un 1.8 da 101 CV, ma ben presto si amplia con l’ingresso di un 1.6 e di due 2.0, uno dei quali, grazie alla sovralimentazione mediante turbocompressore, fornisce 211 CV (218 dal 1999) e va a muovere la versione dell’Impreza più votata alla guida sportiva, ovvero la WRX. Nel 1998 la Subaru presenta una prima edizione in serie limitata (200 esemplari) della Impreza Turbo: si chiama “WWW”, acronimo che sta per World Wide Winner, ed è un omaggio alle vittorie mondiali del modello da corsa. Da quest’ultimo deriva la classica livrea blu con i cerchi color oro, mentre gli interni sono rifiniti in una pregiata pelle nabuck. La Subaru Impreza di seconda generazione debutta nel 2001 e beneficia di numerosi aggiornamenti sia al comparto sospensioni sia all’impianto frenante, potenziato grazie all’adozione di quattro dischi autoventilanti. La potenza del boxer cresce fino a 280 CV, e non mancano accessori raffinati, come il volante Momo in pelle (regolabile in altezza) e la pedaliera in alluminio. Nel 2003, per festeggiare la vittoria del Mondiale rally di Petter Solberg, la casa giapponese confeziona 495 esemplari di Impreza WRX STi “Solberg edition”. Rispetto all’auto da cui deriva, questa versione celebrativa, oggi ambitissima dagli collezionisti, vanta una serie di accorgimenti volti a migliorarne la guida, come il differenziale centrale elettronico, che consente di ripartire la coppia equamente tra i due assali.
Più significativi gli interventi introdotti nel 2006 con il restyling firmato da Andreas Zapatinas (il “papà” della Fiat Barchetta), che coincide con l’adozione di un nuovo motore 2.0 aspirato. Un anno dopo, al salone di Francoforte, arriva la terza generazione della Impreza, che abbandona la classica forma a tre volumi in favore di una carrozzeria hatchback. Non subisce variazioni la meccanica, che resta fedele al motore quattro cilindri boxer e alla trazione 4×4 e per la WRX prevede un 2.5 turbo. Quella di quarta generazione, svelata nel 2011 al salone di New York, è l’ultima Impreza a portare questo nome: a partire dal 2014, infatti, le sportive Subaru si chiameranno semplicemente WRX.

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La scelta di Veloce
Subaru Impreza WRX 2001
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