
L’ultima corsa con la Toyota GR Supra
È possibile raddoppiare il prezzo di un modello sul mercato da diversi anni, anzi a fine carriera? Se viene trasformato radicalmente e prodotto in serie limitata, evidentemente sì, visto che la Toyota ha realizzato una GR Supra che costa 146.400 euro e verrà prodotta in soli 300 esemplari. Si chiama A90 Final Edition e l’abbiamo messa alla prova a Castellolì (anche se solo per due giri) insieme alla Lightwieght Evo, che è l’ultima evoluzione della Supra “normale” e terminerà la sua carriera nella primavera del 2026.
SOLO 300. Della A90 Final Edition arriveranno in Europa 150 esemplari, di cui una decina saranno destinati al mercato italiano. Chi l’acquisterà si porterà a casa un’auto che è quasi una supercar, con sotto il cofano il sei cilindri in linea della BMW modificato per fornire 441 CV (un centinaio in più rispetto a quello delle “normali” Supra 3.0) e abbinato a un cambio manuale sviluppato dalla Toyota con componenti ZF (sulle “sorelle” meno potenti la trasmissione è automatica). Le sospensioni non sono a controllo elettronico, ma regolabili (16 click in estensione e 12 in compressione: un po’ come nella Supra GT4 da gara).
L’HANNO FATTA “COME SI DEVE”. Questo è solo l’inizio, perché vari elementi strutturali e delle sospensioni sono stati modificati per aumentare la rigidità ed è comparsa una traversa piuttosto vistosa nel vano bagagli. Poi c’è l’impianto frenante della specialista Brembo che davanti prevede dischi autoventilanti in acciaio da 395 mm e tubi in treccia metallica, mentre le gomme sono Michelin Pilot Sport Cup 2. Altra novità è l’ala posteriore fissa in fibra di carbonio accompagnata da altri elementi aerodinamici nello stesso materiale. L’allestimento è completato da sedili monoscocca rivestiti firmati Recaro in Alcantara (tessuto utilizzato anche per la leva del cambio e il volante) e dallo scarico in titanio della Akrapovič .
QUASI DA CORSA. E NON SOLO NEI NUMERI… Parlando di prestazioni, la Toyota GR Supra A90 Final Edition promette di toccare i 275 km/h e di bruciare lo “0-100” in 4,3 secondi, ma i numeri spiegano solo parzialmente le sue qualità: la vera forza di questa coupé giapponese è la sua grande tenuta di strada. Il merito si deve al mix tra gomme e taratura delle sospensioni, che alla guida restituisce sensazioni abbastanza vicine a quelle di una vettura da corsa, con rollio e beccheggio ridotti al minimo. Il sedile, inoltre, è molto contenitivo e ha un’imbottitura piuttosto sottile: dell’asfalto, con il fondoschiena si percepisce ogni minimo avvallamento e ogni singola pietruzza.
IN PISTA SA IL FATTO SUO. La Toyota GR Supra è molto comunicativa e non ha mai reazioni brusche. Il feeling del pedale del freno è accurato e la forza frenante è tanta, a dimostrazione che non serve per forza un impianto carboceramico per andare in pista. A Castellolì c’è una staccata dove si passa da oltre 200 km/h a 60 km/h e la A90 Final Edition ci ha permesso di frenare davvero vicino all’ingresso della curva. In percorrenza l’auto si è dimostrata piuttosto neutra, mentre in uscita ha dimostrato di avere molta trazione, con il differenziale posteriore attivo che regola continuamente la ripartizione della potenza tra le due ruote posteriori. Che divertimento!
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