Tonale PHEV: l’elettroBiscione è servito

EVOLUZIONE ANNUNCIATA. Quando, all’inizio dell’anno, era stata presentata la Tonale, i vertici dell’Alfa avevano anticipato subito l’arrivo autunnale della versione ibrida ricaricabile, che sarebbe andata a collocarsi al vertice della gamma. Si era parlato di 275 CV e gli appassionati del Biscione, in cuor loro, speravano che si sarebbe concretizzata una supersportiva o qualcosa del genere.

Alfa Romeo Tonale Plug-In Hybrid Q4POTENTE, NON CATTIVA. Invece, sebbene i cavalli ufficiali siano saliti a 280, non ci troviamo affatto davanti a una “cattivona”, bensì a un’alternativa più prestazionale rispetto alle sorelle ma, tutto sommato, di buon carattere. Tanto è vero che non porta con sé un allestimento particolarmente volitivo ma riprende le due configurazioni già in listino per la Tonale mild-hybrid da 160 CV, vale a dire la Ti e la Veloce (più l’inevitabile Edizione Speciale di lancio).

Alfa Romeo Tonale Plug-In Hybrid Q4TOP DI GAMMA IN INCOGNITO. Rispetto a queste ultime, la Plug-in Hybrid Q4 è visivamente indistinguibile dall’esterno, se non fosse per un piccola decal in un angolo seminascosto del finestrino posteriore sinistro: si tratta di una ristilizzazione del Biscione tradizionale con la testa a forma di… spina. Ecco servito, quindi, l’ “elettroBiscione”, che da qui in poi contraddistinguerà le prossime Alfa ad alto tasso di elettrificazione. Cioè due nuovi modelli a batterie che arriveranno nel 2024 e nel 2025 e tutti i modelli della gamma a partire dal 2027, quando i motori termici verranno giubilati definitivamente.

SUGGESTIONI FUTURE. Disillusione? Macché. Diciamo piuttosto che questo lascia un po’ di margine per sperare che una Tonale più estrema – sulla falsariga delle Giulia e Stelvio Quadrifoglio – possa davvero arrivare in futuro. La posizione ufficiale dell’Alfa è che questo non succederà affatto, perché pare che il pubblico che frequenta il settore di mercato della Tonale non richieda versioni esageratamente sportive, a differenza di quanto accade nel segmento precedente e in quello successivo. Però trapela anche qualche spiffero secondo il quale qualcosa del genere sarebbe stato già preventivato, perché tecnicamente c’è la possibilità di farlo, quindi se la clientela dovesse richiederlo…

Alfa Romeo Tonale Plug-In Hybrid Q4TRE MOTORI, QUATTRO RUOTE MOTRICI. Ma, per il momento, è inutile perdere tempo in ipotesi fantasiose e concentriamoci su questa nuova versione della Tonale. La base meccanica è quella già vista sulle Jeep Renegade e Compass 4xe, ma risintonizzata sulle esigenze del pubblico Alfa per quanto riguarda la potenza massima, le sospensioni e lo sterzo. Davanti ci sono un quattro cilindri turbo a benzina di 1,3 litri, che fornisce 180 CV a 5750 giri e 270 Nm a 1850 giri, più un motore elettrico da quasi 45 CV, che però serve solo da “boost” in fase di accelerazione e fa anche da alternatore e provvede all’avviamento. Al retrotreno, invece, è montato il motore elettrico di trazione, che eroga fino a 122 CV e 250 Nm. Di conseguenza la trazione è integrale. L’elettrico posteriore, da solo può portare la Tonale fino a 135 km/h e la batteria agli ioni di litio da 15,5 kWh che lo alimenta promette un’autonomia media di 69 km a “emissioni zero”, che possono salire a circa 80  nell’uso cittadino. Per caricarla completamente servono 5 ore e mezza  se si hanno a disposizione 3 kW e 2 e mezza con 7,4 kW.

Alfa Romeo Tonale Plug-In Hybrid Q4INTERNI IMMUTATI. Anche l’interno rimane identico a quello delle corrispettive Tonale mild-hybrid, a parte la presenza, nella bella strumentazione configurabile a cannocchiale, di una spia a forma (ovviamente) di elettroBiscione che cambia colore se la power unit sta erogando potenza o sta recuperando energia. Il bagagliaio, però, si riduce parecchio – da 500 a 385 litri – per la presenza del motore, della relativa componentistica elettrica e del differenziale posteriori sotto il pianale.

CALA LA VELOCITÀ, CRESCE LO SCATTO. Le prestazioni sono naturalmente proporzionali all’aumento di potenza, non tanto per quanto riguarda la velocità massima, che addirittura scende dai 212 km/h della mild-hybrid da 160 CV a 206 km/h, quanto per l’accelerazione da 0 a 100, che richiede 2,6 secondi in meno: 6”2 anziché 8”8.

Alfa Romeo Tonale Plug-In Hybrid Q4EQUILIBRATA, NON BRUTALE. Su strada la Tonale Plug-in Hybrid Q4 non è esattamente brutale, ma si dimostra molto rapida nel guadagnare velocità e anche divertente, grazie alla reattività dello sterzo (che, però, non si appesantisce troppo neppure nella modalità di guida più dinamica) e alla taratura dell’assetto, tendenzialmente rigida, anche un po’ a discapito della capacità di assorbimento. I 300 kg in più legati alla batteria di trazione e al motore supplementare non si sentono più di tanto, anche perché sono ben distribuiti e non pregiudicano l’equilibrio originario della vettura.

MEGLIO QUANDO SI VA FORTE. L’avvicendamento tra l’azione del motore elettrico, quella del termico e l’inizio della spinta del turbo si sente quando si viaggia in maniera normale e in questo, bisogna riconoscerlo, altre plug-in di dimostrano più omogenee. Quando invece si spiana l’acceleratore e si ricercano le prestazioni elevate tutto diventa più raccordato e fluido. Il cambio automatico a sei marce, che a differenza delle altre Tonale non è a doppia frizione ma di tipo tradizionale, ha la giusta rapidità, che cresce nella modalità di guida più spinta. E quando si sceglie di pilotarlo manualmente, si può contare su leve in alluminio, lunghe, fisse e splendide, tanto che viene voglia di usarle anche quando non ce ne sarebbe bisogno.

Alfa Romeo Tonale Plug-In Hybrid Q4COSTA PARECCHIO. I prezzi non sono bassi. La Tonale Plug-in Hybrid Q4 Ti costa 51.600 euro ma è già ben accessoriata, perché  include cerchi di 20”, sistema multimediale con navigatore, Android Auto e Apple CarPlay wireless, piastra di ricarica per lo smartphone, cruise control attivo e frenata automatica con rilevamento anche di pedoni e ciclisti. Per la Veloce, invece, occorrono 55.900 euro ma, in aggiunta, si hanno anche i proiettori a matrice di led e le sospensioni a controllo elettronico, che offrono anche la possibilità di disaccoppiare la regolazione degli ammortizzatori dalle modalità di guida: in questo modo, se la superficie stradale è accidentata, si può combinare il settaggio sportivo di motore, cambio e sterzo, con l’assetto più morbido.

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