846 kg di Porsche: una 911 così non si era mai vista
Viviamo in tempi strani, da un lato siamo bombardati da noiose auto elettriche che di certo non salveranno il pianeta, dall’altro da un’ondata di restomod più o meno eccezionali, alcuni realizzati per inconfutabile passione, altri per cavalcare un settore estremamente redditizio ed esclusivo. Che siano creazioni fatte da persone che respirano benzina o invece pecunie il risultato non cambia: i restomod oramai sono decine, e distinguersi diventa veramente difficile. Non dimentichiamo che alcuni di questi nomi sono meraviglie come Alfaholics, Singer, Eagle, Amos… insuperabili. O forse no?
UN’ODE ALLA GUIDA. Richard Tuthill è il titolare della Tuthill Porsche, azienda di famiglia che restaura Porsche classiche e da competizione, e di recente ha deciso di sconvolgere le regole del gioco. “Ci sono così tante persone fantastiche impegnate a costruire incredibili 911 nel mondo, non è facile svettare tra loro. Eppure con la nostra esperienza e un sacco di entusiasmo abbiamo voluto produrre qualcosa di puro, leggero, meccanico e bellissimo, che potesse superare tutto ciò che c’è là fuori, vecchio o nuovo”. Parole audaci, ma non dette a casaccio.
SPECIFICHE DA CAPOGIRO. Vedete, il buon Richard ha creato la 911 K, un restomod capace di cose mai viste; venne presentato lo scorso anno a Monterey, ora è pronto per la produzione. Prendete fiato mentre vi spieghiamo il perché di tutto questo eccitamento. La 911 K si chiama così perché il motore… arriva a 11K giri. 1-1-0-0-0. Roba da Aston Martin Valkyrie. Il flat six a corsa corta ha una capacità di 3,1 litri per circa 350 cavalli (e una testata a 4 valvole per cilindro, qui per saperne di più), tutta la carrozzeria è in carbonio, idem per i cerchi, il rollbar è in titanio, gli ammortizzatori sono ripresi dai rally e i freni sono carboceramici; il cambio a sei marce invece ha la campana in magnesio e il freno a mano è ovviamente idraulico. Conti alla mano la 911 K pesa 846 chili in ordine di marcia, vantando un rapporto peso potenza che fa impallidire una Porsche GT4 RS.
SONO SOLO SOLDI. Questa ossessione ai dettagli ha trasformato una Porsche 911 del ’72 in uno dei mezzi più desiderabili oggi sul mercato. Gli interni sono minimalisti e ordinati e l’esterno, ad un occhio distratto, potrebbe apparire quello di una vecchia 911, perlomeno finché non vedete quei due scarichi prendere fuoco e sparire davanti alla vostra in teoria veloce Cayman GTS. Quel maledett… quel professionista di Chris Harris ha provato insieme a Richard Tuthill stesso la 911 K, e se non fosse stato in video sono sicuro si sarebbe messo a piangere dalla commozione. Tuthill produrrà solamente 33 di questi capolavori, e anche se il prezzo sarà di centinaia di migliaia di euro per una volta non ci importa. Chapeau.