Alfa Romeo 33 Stradale: come è fatta la supercar del Biscione

Alfa Romeo 33 Stradale: come è fatta la supercar del Biscione

Rappresenta l’anello di congiunzione ideale con il miglior passato di Alfa Romeo e non a caso celebra quella che forse è una delle auto del Portello più celebri in assoluto: la leggendaria 33 Stradale derivata dalla Tipo 33 da competizione. Ovviamente si chiama come la sua antenata ed altrettanto ovviamente verrà realizzata in soli 33 esemplari, tutti già venduti. Una supercar a tutti gli effetti che verrà prodotta artigianalmente da un marchio legato a filo doppio con Alfa Romeo: la carrozzeria Touring Superleggera. Jean-Philippe Imparato, Ceo Alfa Romeo, presentando la nuova 33 Stradale sottolinea che con questa vettura: ”abbiamo voluto creare qualcosa che fosse all’altezza del nostro passato, di cui gli Alfisti potessero essere orgogliosi. La 33 Stradale è la prima fuoriserie del marchio dal 1969, e prometto che non sarà l’ultima”.

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CENTRO STILE ALFA. Nata nel Centro Stile Alfa Romeo ha un design che naturalmente si ispira al modello storico disegnato da Franco Scaglione e sviluppato dall’ingegner Chiti secondo una rivisitazione stilistica che, sostengono in Alfa, anticipa il futuro linguaggio stilistico del marchio. Per gli interni sono previsti due allestimenti: Tributo e Alfa Corse, mentre plancia e tunnel centrale utilizzano alluminio e fibra di carbonio. Il display della strumentazione di fronte al pilota offre due configurazioni, “Strada” o “Pista”, con una grafica chiara e di facile lettura per evitare qualsiasi distrazione. Alla stesso modo la plancia ha un design essenziale ed è caratterizzata dall’accostamento tra l’alluminio e/o carbonio e pelle e/o Alcantara. Inoltre accoglie un display di grandi dimensioni a scomparsa attraverso il quale si possono gestire le varie impostazioni della vettura. Nella dotazione anche un potente sistema hi-fi Premium con sette altoparlanti.

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BENZINA O BEV. Piatto forte della 33 Stradale la meccanica ed in particolare la scelta delle motorizzazioni che, simbolicamente, contemplano due soluzioni: un potente benzina 3.0 V6 biturbo da oltre 620 CV (derivato da quello della Maserati MC20) con cambio doppia frizione a otto rapporti e differenziale posteriore a slittamento limitato, o l’elettrico con tre motori per oltre 750 cavalli 450 km di autonomia. Per la 33 Stradale dotata di motore termico Alfa promette prestazioni al calor bianco con una velocità massima di 333 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. La 33 Stradale dispone di un sollevatore all’avantreno per il superamento di dossi o ostacoli ed evitare così danni alla carrozzeria attivabile dal guidatore mediante il pulsante “Assetto”: in tal modo il sistema idraulico solleva il muso della vettura di circa 50 mm. Analogamente anche le sospensioni offrono diverse impostazioni per modificare le impostazioni passando da morbide a medie se in modalità “Strada” oppure da rigide a medie se con la funzione “Pista” attivata.

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CUORE DI CARBONIO. Entrambe le versioni hanno una monoscocca in fibra di carbonio, materiale che si estende, insieme all’alluminio, al tetto formando una struttura a cerniera per fissare le portiere con apertura a farfalla. La messa a punto finale della 33 Stradale avverrà sulla pista di Balocco e verrà seguita anche dal pilota Valtteri Bottas, pilota del team Alfa Romeo di F1. Il programma decisamente ambizioso della 33 Stradale è sottolineato anche dalla creazione di una struttura specifica voluta per seguire al meglio le richieste della clientela e denominata la “Bottega”. Per il resto, il cliente può scegliere tra tre diversi colori di carrozzeria che richiamano la storia della 33 Stradale: il classico Rosso Alfa pastello, una reinterpretazione del Blu Reale ma anche il Rosso tinted clearcoat denominato “Villa d’este”. Volendo è anche possibile richiedere la livrea bianca e rossa in omaggio alla Tipo 33 da gara.

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TAILOR MADE, È OVVIO. Naturalmente si possono personalizzare a piacimento le finiture in carbonio a vista, optare tra diverse configurazioni di prese d’aria o ancora scegliere il logo per la fiancata tra Quadrifoglio e Autodelta, o variare la configurazione – classica o tridimensionale – della calandra. La stessa scritta Alfa Romeo sul posteriore può essere nera, oro o argento. Tinte che distinguono altresì i cerchi in lega da 20 pollici in cromo satinato o nero.

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