Aspettando Monterey: le Porsche imperdibili all’asta
Di Porsche da collezione, o se preferite, da capogiro, ce ne saranno numerose all’asta in California durante la Monterey Car Week. Difficile scegliere i quattro lotti più rappresentativi, anche perché ai valori più alti in assoluto raggiunti dai modelli da competizione del passato, come la 550 A Coupé e la 906 Carrera 6, si aggiunge l’attrattività di auto “1000 Miglia eligible” come la 356 Carrera GT Speedster o autentiche “instant classic” come la 935/19. Sembra quasi di fare un torto, quindi, a gioielli boxer 6 cilindri come la 911 2.0 Coupé, la 911 Turbo S 993 o la 911 Turbo S 930 by Sonauto, che sono destinati a stabilire nuovi record se le aggiudicazioni rispetteranno l’indicazione fornita dalle stime d’asta.
Porsche 550A Prototype ‘Le Mans’ Werks Coupé – 5,5-7,5 ml $
La prima Porsche a essere nata esclusivamente per le competizioni, la 550 A rappresenta anche una delle vetture più desiderate dai collezionisti della casa di Stoccarda, e non solo da loro! Sabato 19 agosto per i più fortunati ci sarà l’opportunità di mettersi in garage uno degli esemplari più onusti di glorie sportive, quello caratterizzato dal numero di telaio 550A-0104, che ha all’attivo la vittoria di classe e il 5° posto assoluto alla 24 Ore di Le Mans del 1956 con Richard von Frankenberg e Wolfgang Graf Berghe von Trips, oltre a una serie di partecipazioni a gare di prestigio nelle mani di piloti privati, fino al 1968, come John Edgar, Jack McAfee, Ken Miles e Jean-Pierre Kunstle, tra gli altri. L’iconico stile, la tecnologia all’avanguardia, il pedigree vincente e l’ampia documentazione con storia nota fin da nuova, contribuiscono a giustificarne la stima d’asta, tenuto anche conto del fatto che si tratta dell’unico esemplare sopravvissuto delle 550 A “fastback roof” disegnate da Wilhelm Hild e Erwin Komenda. Precedentemente ha fatto parte della famosa Collezione Palmaz di primi prototipi Porsche da competizione ed è stata esposta al Concorso d’Eleganza di Amelia Island del 2015.
Porsche 906 Carrera 6 – 2,2-2,5 ml $
È una delle 62 prodotte nel periodo, fu consegnata nuova il 23 marzo 1966 al suo primo proprietario, l’importante pilota giapponese Shintaro Taki. Rispetto a molte altre 906, questo esemplare ha vissuto la sua carriera agonistica interamente in Giappone, a cominciare dal 1966, quando Taki guidò l’esemplare con numero di telaio 906/120, qui offerto, in cinque eventi significativi e, dopo aver fallito il primo traguardo nel Gran Premio del Giappone per vetture Sport il 3 maggio, rispose vincendo la prova Clubman sul circuito stradale di Suzuka il 17 luglio. Un secondo ritiro seguì nella gara del Tourist Trophy del Monte Fuji il fine settimana successivo, ma il 14 agosto vinse la gara All-Japan al Fuji, prima di completare una stagione inaugurale di grande successo con la vettura ottenendo il secondo posto a Funabashi. I suoi migliori risultati arrivarono però in seguito, con le vittorie alla 1000 Chilometri di Suzuka del 1967 e 1969 e alla 500 Chilometri di Suzuka del 1968. La vettura è stata restaurata completamente nel 1993, quando ci si accorse che adottava un motore da 2,5 litri di cilindrata e non il 2 litri originale; l’indisponibilità di un albero di motore originale costrinse però a mantenere la cilindrata maggiorata, il che non ne compromette però il valore storico, anche perché non è noto quando il motore venne modificato.
Porsche 356 A Carrera GT Speedster – 1,35-1,65 ml $
Di esemplare così non se ne vedono neppure alla 1000 Miglia. Questa 356 Speedster va all’asta con una delle stime più elevate mai raggiunte da questo modello, giustificata dal restauro ai massimi livelli, dalla presenza del rarissimo hard-top originale in acciaio, dal motore 1500 GT a 4 camme e dal telaio e del propulsori originali (matching numbers). Consegnata nuova tramite il distributore statunitense Max Hoffman con le specifiche per il mercato nordamericano (si vedano i fari anteriori, per esempio), viene venduta accompagnata da una copia del cronologico Kardex, dal Certificato di Autenticità Porsche e da un’ampia documentazione storica. Il lotto in vendita il prossimo sabato 19 agosto comprende altri dettagli di pregio quali i pneumatici Avon montati su cerchi in acciaio e lega “aperti” corretti con data “2-57”, un cric Blaupunkt corretto per l’epoca, un astuccio per gli attrezzi, nonché un raro kit “Touring” contenente cavi, lampadine, fusibili e guarnizioni. Un rollbar non installato, una fune di traino intrecciata “Atlantis” in un sacchetto di stoccaggio in vinile blu, un libretto uso e manutenzione dell’epoca con supplemento Carrera completano questa Carrera GS/GT Speedster ben equipaggiata e documentata.
Tra le Porsche dell’era moderna, la 935/19 rappresenta non solo lo straordinario omaggio della Casa tedesca alla leggendaria 935 Gruppo 5 da competizione ma anche il modello più costoso tra quelli prodotti in serie limitata (77 esemplari, quello in questione, proveniente dalla Todd Blue Porsche Collection è il n.50). Tutto questo a prescindere dalla livrea “vestita” che, nel caso specifico è quella, attraente, della Gulf Oil. Si tratta quindi di una Porsche da pista unica, ideale per l’uso alla Rennsport Reunion, per esempio, quella che RM Sotheby’s cercherà di aggiudicare venerdì 18 agosto a Monterey. La nuova incarnazione della Porsche 935 è stata formalmente presentata nell’autunno 2018 al Laguna Seca Raceway in California durante la Rennsport Reunion VI, in concomitanza con il 70° anniversario di Porsche. È un moderno omaggio all’originale 935 da corsa che vinse la 24 Ore di Le Mans e contribuì al dominio della Porsche negli sport motoristici. Con una produzione limitata a soli 77 esemplari, la 935/19 era disponibile solo per i migliori clienti Porsche e tutti gli ordini sono stati rapidamente esauriti. Come la sua antenata, la 935/19 combina un design esterno sorprendente e aggressivo con una tecnologia all’avanguardia. Basata sulla 911 GT2 RS Clubsport della generazione 991.2, la maggior parte della carrozzeria è stata sostituita o integrata con parti in fibra di carbonio. Il suo motore flat-six biturbo da 3,8 litri e 700 cavalli, abbinato al cambio a doppia frizione PDK e 7 marce, è in grado di lanciarla da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi e di farle raggiungere una velocità massima di circa 340 km/h. Di profilo, la 935/19 assomiglia alla mitica 935/78 a coda lunga degli Anni 70, il cui massiccio alettone posteriore le valse il soprannome di “Moby Dick”. Lungi dall’essere una semplice esercitazione di stile, l’aggressiva carrozzeria è ottimizzata dal punto di vista aerodinamico per migliorare la stabilità e la dinamica di guida. Mantenuta come parte della significativa collezione di Porsche del collezionista Todd Blue, si presenta in condizioni praticamente pari al nuovo, avendo accumulato un chilometraggio trascurabile. Mr Blue ha guidato l’auto solo per circa quattro giri di pista ad andatura da parata a Road Atlanta.
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