Aston Martin DB4 GT Zagato: nel segno della Continuation

Aston Martin DB4 GT Zagato: nel segno della Continuation

AUTO D’EPOCA MODERNE – Due anni fa a Gaydon nasceva la DB4 GT Continuation, la prima creazione della Heritage Division di Aston Martin. La missione è stata precisa fin da subito: ricreare al giorno d’oggi alcune delle più prestigiose Aston Martin, seguendo fedelmente i progetti e i processi produttivi dell’epoca. Quest’anno la 24 ore di Le Mans ha fatto da cornice alla presentazione della seconda ‘fatica’ dei tecnici inglesi: la DB4 GT Continuation Zagato. Il seguito naturale al loro primo modello e l’occasione perfetta per celebrare il centenario della famosa carrozzeria milanese, da oltre cinquant’anni partner dell’Aston Martin. Ne verranno costruite diciannove, tante quanti gli esemplari realizzati tra il 1960 al 1963.

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4500 ORE DI LAVORO MANUALE – È questo il tempo necessario per passare dai semplici fogli di alluminio all’auto finita. Un’operazione che vede l’utilizzo di gran parte delle tecniche costruttive utilizzate nell’era David Brown e, soltanto per assicurare la massima qualità del prodotto, di alcune avanzate tecnologie moderne. Un esempio? Tutti i pannelli della carrozzeria vengono battuti a mano, ma gli artigiani sono in grado di ottenere un risultato sempre perfetto anche grazie al confronto con il sofisticato render digitale della carrozzeria. La Continuation Zagato è fedele all’originale anche per quanto riguarda la meccanica. Davanti il sei cilindri in linea di 4,7 litri ha una capacità maggiore rispetto alla ‘normale’ GT ed eroga circa 390 cavalli sulle ruote posteriori attraverso il cambio manuale a quattro marce e il differenziale autobloccante, mentre all’interno, oltre al classico volante in legno, si trova un roll-bar approvato dalla FIA.

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NON È OMOLOGATA PER LA STRADA – Purtroppo per un’auto nuova costruita nel 2019 con le stesse specifiche dei primi anni sessanta è impossibile adempiere alle rigide norme di sicurezza e rispettare i moderni limiti imposti sulle emissioni. I fortunati proprietari dovranno quindi scendere in pista per godere del loro ‘gioiello’, da oltre sei milioni di sterline. Eventi come il Goodwood Revival saranno, di certo, l’occasione perfetta per vedere simili vetture in azione.

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NEL 2020 QUELLA DI GOLDFINGER – Ed è già pronto il terzo ambizioso progetto della Heritage Division: la Aston Martin DB5 utilizzata nel film Goldfinger dall’agente 007. L’auto, in arrivo il prossimo anno, sarà completa della riproduzione di tutti i gadget dell’agente segreto inglese, comprese le mitragliatrici (non funzionanti…).

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