
Aston Martin DBX S: 727 cavalli puramente termici
È innegabile, il settore dei Suv sportivi e di lusso vende più delle goleador. Lamborghini Urus, Audi RS Q8, Bentley Bentayga, Porsche Cayenne Turbo e Range Rover Sport SVR… quando persino Rolls si è buttata nella mischia con la grossolana Cullinan il marchio di Gaydon si è detto: “vabbè, se lo fanno tutti…” ed ecco nascere nel 2019 l’Aston Martin DBX. Nemmeno il Suv inglese è un fuscello e le linee sono – per forza di cose – meno aggraziate delle solite Aston, ma la DBX nel complesso è tendenzialmente riuscita, soprattutto se abbinate i giusti colori e cerchi. I 23 quintali di peso sono spostati da un V8 biturbo AMG da 550 cavalli e 700 Nm, ci sono cinque modalità di guida (dalla Sport Plus alla Terrain Plus), un cambio automatico ZF a nove marce e ammortizzatori adattivi controllo elettronico.

Aston Martin DBX 707
ALL’ALTEZZA DEL PASSATO? Tre anni fa giunse alla ribalta la DBX 707, versione incattivita della DBX ‘standard’ con proprio 707 cavalli e ben 900 Nm dal solito propulsore AMG M177, ma modificato per ottenere un pachiderma capace di 311 orari. Avanti veloce fino ad oggi ed eccovi la nuovissima Aston Martin DBX S, evoluzione ultima della DBX con più potenza, meno peso e ancor più rapidità quando la strada non è dritta. La ‘S’ nel nome ha adornato grandi nomi della casa inglese nei decenni, come la DB3 S del 1953, la Vanquish S o la Vantage V12 S; avrà senso su una DBX? Vediamolo.
PIÙ POTENTE CHE MAI. Il motore rimane l’usuale 4.0 V8 AMG, ma stavolta vi sono nuove giranti delle turbine riprese nientemeno che dalla Valhalla per venti cavalli in più – giungendo ad un totale di 727 puledri – e una foga maggiore verso la zona rossa del contagiri. La velocità massima non cambia (311 km/h), lo 0-100 resta di 3,3 secondi mentre lo 0-200 cala di tre decimi assestandosi a 11,4 secondi. Aston ha reso più tonante anche lo scarico, per quanto riguarda il cambio ora i passaggi di marcia sono ancora più aggressivi (specialmente in Sport +) e le sospensioni adattive sono state riviste per essere ancor più intransigenti verso il rollio.
CURA DIMAGRANTE. Oltre a tutto questo volete anche alleggerire di 47 chili la DBX S? Bene… vi costerà a parte. 18 chili vengono limati dal tetto in carbonio optional, 19 chili spariscono optando per i cerchi da 23’’ in magnesio (due volte più leggero rispetto al titanio e il 30% meno pesante rispetto all’alluminio) e gli ultimi chiletti sono eliminati qua e là tra carbonio e policarbonato, materiale ad esempio usato per l’enorme griglia frontale. Sempre parlando di ‘leggerezza’ lo sterzo è più diretto del 4% e i freni carboceramici vantano monumentali dischi da 420 mm all’anteriore e 390 mm al posteriore.
LOOK ESUBERANTE. Visivamente la nuova Aston Martin DBX S vuole farsi notare: la griglia a nido d’ape si ispira direttamente alla DBS 770 Ultimate, per frontale e posteriore Aston invece ha disegnato un nuovo splitter oltre a un nuovo diffusore (su richiesta in carbonio) che accoglie lo scarico quadruplo, ora in una audace configurazione verticale. Nuovi cerchi, colorazioni, specchietti in carbonio e tanti dettagli specifici per gli interni (in particolare i sedili contenitivi e le cinture rosse) completano il look inedito della DBX S. Prezzi? Non aspettatevi meno di 250.000 euro per averne una, con consegne a partire dall’autunno 2025.