Aston Martin Valhalla, ci siamo quasi…

Aston Martin Valhalla, ci siamo quasi…

Probabilmente in Aston Martin sono rimasti folgorati a tal punto dalla Lexus LFA che hanno deciso di copiarne la tribolata gestazione. Ironia a parte, il paragone non è campato per aria, dato che, dopo quasi cinque anni, la Valhalla non ha ancora messo le ruote su strada. 

PER DUE PISTONI IN PIÙ. Certo, la spettacolare sportiva giapponese a compiere il grande passo dallo stadio di prototipo alle luci della catena di montaggio ci ha messo un po’ di più, ma anche per la sorellina della Valkyrie la strada è stata in salita, con qualche momento di difficoltà e di ripensamento più che altro sul fronte della meccanica (inizialmente era previsto un V6, che poi ha lasciato il posto a un motore a V con due pistoni in più), dato che l’aerodinamica, con tutti gli affinamenti del caso, aveva convinto sin dall’inizio. La casa aveva promesso di cominciare i test ad autunno inoltrato, e così è stato. Più o meno. 

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TEST IN PISTA. Siamo da poco entrati nella stagione invernale e la Valhalla è stata avvistata sul circuito di Silverstone, un banco prova più che adatto a una vettura con caratteristiche a metà strada tra una supercar e un bolide da corsa. A differenza dell’ancor più esagerata Valkyrie – omologata per le strade di tutti i giorni ma fuori posto in mezzo al traffico quanto una Radical – la baby hypercar promette un comfort maggior, pur essendo capace di grandi numeri tra i cordoli. Il motore è un 4.0 V8 biturbo ad albero piatto: deriva da quello della AMG GT Black Series, e insieme a tre motori elettrici (dei quali uno usato solo per la marcia indietro) scarica sull’asfalto la bellezza di 1.012 CV.

UN DURO ALLENAMENTO. L’Aston Martin è stata poco simpatica, rilasciando qualche scarna foto della Valhalla ed evitando di fornire uno shooting dettagliato. Ancor meglio sarebbe stato un video per ascoltare a piene orecchie il prepotente V8 o vedere come se la cava tra le curve. Peccato. L’importante, comunque, è sapere che il viaggio della Valhalla- non verso Odino, ma verso i potenziali acquirenti – sta per giungere al termine. I test a Silverstone servono a macinare chilometri preziosi in pista, per affinare ogni singolo aspetto della vettura al limite, mentre in contemporanea un’altra Valhalla starà terrorizzando ogni supercar lungo le stradine di campagna inglesi. 

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CON IL ‘RING NEL MIRINO. Terminati questi fondamentali ed esaltanti test l’Aston Martin Valhalla entrerà finalmente in produzione, con le prime consegne previste nel corso del 2024. La Valhalla vanta un’aerodinamica curata da Adrian Newey, DRS, sospensioni anteriori push-rod e una monoscocca in carbonio. Un pacchetto di “competenze” che le consentono di puntare con un certo ottimismo al record sul giro al Nürburgring, al momento detenuto dalla sua rivale più naturale, la Mercedes AMG Project One. Insomma, possiamo capire l’impazienza delle 999 persone che potranno ordinarla… nonostante il prezzo di centinaia di migliaia di sterline. 

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