Auto elettrica: solo Volvo e VW ci credono davvero

Auto elettrica: solo Volvo e VW ci credono davvero

Tutti a fare annunci sulla mobilità elettrica e su quanti modelli EV stanno per sfornare, ma alla fine ad essere veramente in linea con il piano di neutralità climatica fissato dalla UEsono solo in due: Volvo e Volkswagen. È quanto emerge dall’ultimo studio realizzato da Transport &Environment (T&E) che ha condotto un’indagine sul livello di preparazione delle maggiori case automobilistiche del Vecchio Continente. E la scoperta è che sotto sotto il processo di transizione elettrica è generalmente deludente e accompagnato da una sostanziale mancanza di entusiasmo da parte della maggioranza dei produttori. Alcune Case come Ford – rileva lo studio condotta dall’associazione di ONG  che promuove il trasporto sostenibile a livello europeo – hanno fissato obiettivi importanti accompagnati però da un piano di attuazione che nella pratica risulta debole. Il produttore americano ha affermato di voler raggiungere la piena conversione entro il 2030, ma secondo le stime di T&E i veicoli elettrici rappresenteranno nel 2025 solo il 13 percento della produzione totale di Ford. Altre Case, come BMW, Jaguar Land Rover, Daimler e Toyota “evidenziano scarsa ambizione al cambiamento e mancanza di strategie concrete per un futuro all’insegna dell’auto elettrica”, rileva la ricerca.

Volkswagen-ID4-GTX-7

LE PREVISIONI. Toyota – ma non è sorprendente dato lo scetticismo espresso in più occasioni dal suo patron Akio Toyoda – è il produttore che si mostra più cauto e lento: queste stime dicono che nel 2025 i veicoli elettrici rappresenteranno solo il 10 percento della produzione totale. Nel 2030 le tecnologie ibride con motori termici caratterizzeranno ancora il 44 percento dei suoi veicoli realizzati per il mercato europeo. Secondo l’indagine, la produzione di veicoli elettrici nell’Unione Europea dovrebbe più che triplicare tra il 2021 e il 2025 passando da 1 milione (pari al 7,4 percento della produzione) a 3,3 milioni di unità (24,2 percento). Il sorpasso sui veicoli a combustione dovrebbe realizzarsi nel 2030 quando la costruzione di auto elettriche raggiungerà quota 6,7 milioni di veicoli (50,2 percento). La produzione delle auto ibride dovrebbe raggiungere il suo picco invece nel 2026 con 1,6 milioni di esemplari (12 percento della produzione complessiva di veicoli) per poi andare incontro a una stagnazione nella seconda metà del decennio.

Toyota eQ

È GIÀ ACCADUTO. Lo studio, che ha preso in considerazione non solo i dati sulle vendite ma anche le strategie industriali che interessano vari segmenti, come la fornitura delle batterie e la riconversione delle infrastrutture, ad esempio, solleva preoccupazioni sulle iniziative di carattere volontario delle case automobilistiche, troppo poco ambiziose e non supportate da strategie industriali credibili. Il rischio è di ripetere quanto già accaduto nel 2016, quando le case auto non sono riuscite a rispettare l’obiettivo comune nel vendere il 3,6 percento di auto elettriche, raggiungendo meno della metà del target, come già evidenziato da T&E in una precedente analisi. Ma anche con le attuali premesse, sostiene T&E, il settore automobilistico europeo raggiungerebbe entro il 2030 livelli di vendita di veicoli elettrici puri inferiori del 10 percento rispetto agli obiettivi imposti dai piani di neutralità climatica del Continente. 

bmw-auto-elettriche-7

CONDIVIDI SU

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO