Bugatti W16 Mistral: canto del cigno

Bugatti W16 Mistral: canto del cigno

ANCORA UNA ROADSTER. Alla Bugatti ne erano convinti: per l’ultima apparizione e per l’utilizzo finale del leggendario motore W16 sarebbe stato necessario un modello speciale. E, tenuto conto del fatto che, dopo la Veyron Grand Sport Vitesse, nessun modello con carrozzeria aperta era più uscito dalla fabbrica alsaziana Bugatti, non ci sono stati troppi dubbi nell’individuare un’auto a “cielo aperto” quale ultimo atto del portentoso propulsore a 16 cilindri e 8 litri di cilindrata, capace di sviluppare fino a 1600 CV.
Mate Rimac, ceo di Bugatti Rimac, in proposito ha dichiarato: “Per l‘ultima apparizione su strada del leggendario motore W16 di Bugatti, sapevamo di dover creare una roadster. Ben oltre il 40% di tutti i veicoli Bugatti mai creati sono stati a cielo aperto, dando vita a una lunga serie di icone delle prestazioni che, ancora oggi, sono venerate in tutto il mondo.

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APERTA SU BASE CHIRON. Nell’era della Chiron non c’era ancora una roadster, quindi l’introduzione della Bugatti W16 Mistral continua questa tradizione, spinta dall’enorme richiesta dei nostri clienti di un modo completamente nuovo di sperimentare le potenti prestazioni del nostro iconico motore. La Bugatti Mistral apre il prossimo capitolo della storia roadster di Bugatti, ispirata da oltre un secolo di leggende open top”.
Per un’auto così evocativa e importante, è stata fatta molta attenzione al nome da attribuirle. Molto più che una semplice evoluzione della Chiron, la roadster aveva bisogno di un nome associato a libertà, eleganza e velocità. L’ispirazione è venuta dal mistral, un vento potente che soffia dalla valle del fiume Rodano, attraverso le città chic della Costa Azzurra, nel sud della Francia, fino alla Corsica e al Mediterraneo centrale.

ISPIRATA DALLA CHIRON SUPER SPORT 300+. Costruita attorno all’incarnazione definitiva da 1600 CV del motore W16, utilizzato per la prima volta nella Chiron Super Sport 300+, la Bugatti W16 Mistral offre prestazioni che non hanno nulla da invidiare alle auto scoperte precedenti. Il design e la progettazione sono completamente personalizzati: la monoscocca esistente non è stata semplicemente tagliata sopra i montanti A per far posto al nuovo design open-top, ma è stata reingegnerizzata e rimodellata per creare una silhouette più arrotondata senza compromettere le prestazioni.

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NERA E GIALLA. La Bugatti W16 Mistral debutta in una livrea ispirata alla Bugatti Type 57 Roadster Grand Raid: un nero caldo con accenni di marrone tartufato e sottili accenti di giallo. Non si tratta solo di un omaggio all’iconica carrozzeria, ma anche a Ettore Bugatti, che scelse la combinazione di nero e giallo per molte delle sue auto personali, tra cui la Type 41 Royale. Per gli appassionati del marchio, si tratta di un abbinamento visivo senza tempo.
La roadster alsaziana cattura l’essenza del parabrezza a V del Grand Raid e lo evolve in un’opera d’arte moderna. Un parabrezza curvo che sembra avvolgere i montanti A, fondendosi perfettamente con i finestrini laterali e creando un effetto “visiera” che allude ai livelli di prestazioni motoristiche che la Bugatti W16 Mistral offre. Il parabrezza stesso è una meraviglia dell’ingegneria, curvato quanto basta per creare lo stile arrotondato della visiera, senza distorcere la visuale del guidatore.

AERODINAMICAMENTE ACCURATA. La linea superiore del parabrezza e dei finestrini laterali della Bugatti W16 Mistral scorre volutamente intorno alle prese d’aria laterali. Questa linea di carattere torna poi sotto i vetri laterali per arrivare fino alla griglia anteriore a ferro di cavallo, creando un nuovo carattere tridimensionale per la famosa linea C di Bugatti introdotta sulla Chiron. Per mantenere la sezione laterale della carrozzeria sottile, ma anche per consentire un flusso d’aria ottimale al W16, le prese del radiatore dell’olio sulla fiancata sono state volutamente separate dalle prese d’aria del motore, che ora si trovano sul tetto, proprio dietro gli occupanti. Le due nuove prese d’aria del motore montate sul tetto strizzano l’occhio alla Type 57 Roadster Grand Raid e alla prima Bugatti open top dell’era moderna: la Veyron 16.4 Grand Sport. Più stretta, più potente, con una sorta di tensione muscolare grafica che sembra farla balzare in avanti, la Bugatti W16 Mistral mostra un carattere completamente diverso.
Le caratteristiche funzionali del design non finiscono qui. Le nuove prese d’aria ad induzione dietro i poggiatesta sono state sviluppate fin dall’inizio tenendo conto dei severi test di ribaltamento, per cui ognuna di esse è realizzata con una struttura in fibra di carbonio su misura in grado di sostenere l’intero peso dell’auto in caso di ribaltamento. Questa nuova disposizione delle prese d’aria arricchisce anche l’esperienza del guidatore della Bugatti W16 Mistral, enfatizzando l’orchestra tra il rumore cupo, possente e rombante dell’aspirazione della cilindrata di 8 litri alla pressione sul pedale del gas e il sibilo della valvola di scarico dei 4 turbocompressori all’apertura dell’acceleratore. È una sensazione acustica senza pari nel mondo dell’automobile.
Per sviluppare livelli incomparabili di eleganza e coinvolgimento, la Bugatti W16 Mistral presenta le più recenti innovazioni ingegneristiche. I materiali compositi avanzati di Bugatti sono abbinati alla stampa 3D di titanio e alluminio all’avanguardia, per garantire un design sorprendente, prestazioni di altissimo livello e una robustezza convincente. Un’analisi dettagliata della rigidità dinamica della W16 Mistral ha permesso agli ingegneri di sviluppare soluzioni leggere che garantissero maneggevolezza e prestazioni ottimali nelle condizioni più estreme.

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UN ABITACOLO ALL’ALTEZZA DELLE PRESTAZIONI. Gli interni della Bugatti W16 Mistral prendono spunto dalla Chiron e sono stati accuratamente perfezionati per offrire un’esperienza elegante e lussuosa, ma anche abbastanza funzionale da garantire che tutte le informazioni siano facilmente visibili fino a 420 km/h. La dedizione alla qualità dei materiali rimane un segno distintivo del design Bugatti: titanio avanzato e leggero, componenti in alluminio fresati da un blocco solido e pelli morbide e prive di difetti. Ma per questo canto del cigno dell’architettura W16 termica, ci sono anche nuovi elementi di design.
La pelle intrecciata utilizzata per i pannelli delle portiere di nuova concezione, è stata meticolosamente testata e prodotta secondo gli standard di qualità Bugatti, con la prospettiva di un utilizzo regolare per oltre cento anni nel futuro. In omaggio agli illustri antenati della Bugatti W16 Mistral, il selettore del cambio – ricavato da un blocco di alluminio massiccio – presenta un tocco di legno e un inserto color ambra con la famosa scultura dell'”elefante danzante” di Rembrandt Bugatti. Alcune varianti di questa scultura ornavano il cofano della leggendaria Type 41 Royale, la convertibile più lussuosa mai creata.

DIVENTARE LA ROADSTER DI SERIE PIÙ VELOCE DEL MONDO. Sotto il gigantesco cofano ad apertura laterale della Royale c’era un ambizioso motore a otto cilindri in linea da 12,7 litri, mai visto prima. E il motore della Bugatti W16 Mistral è altrettanto ambizioso: l’unico propulsore W16 oggi impiegato nel settore automobilistico.
Quando l’ultima roadster di Bugatti, la Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse, stabilì il record mondiale di velocità di 408,84 km/h nel 2013, il suo W16 quadriturbo da 8 litri esprimeva 1200 CV. Il W16 Mistral ha una potenza di 1600 CV, utilizzando lo stesso propulsore che ha spinto la Chiron Super Sport 300+ a raggiungere nel 2019 il record mondiale di velocità di 304,773 miglia orarie, pari a 490,38 km/h. L’obiettivo è uno solo: diventare ancora una volta la roadster più veloce del mondo.
Verranno costruiti solo 99 esemplari della Bugatti W16 Mistral, con un prezzo, al netto delle tasse, di 5 milioni di euro, e le consegne inizieranno nel 2024. L’intera produzione della W16 Mistral è già esaurita.

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