
Chevrolet Corvette: meno caos, più razionalità
Sembra ieri che la Chevrolet presentava l’ultima iterazione della Corvette, la C8: una sportiva che vuole fregiarsi del termine ‘supercar’ senza se e senza ma. Il motore è centrale (non più anteriore), il telaio è completamente nuovo e in allumino, cambiano radicalmente design, sospensioni, trasmissione, motorizzazioni… e con l’introduzione della E-Ray arriva persino una versione ibrida e a trazione integrale. Ma il tempo passa in fretta e incredibile ma vero la nuova ‘Vette ha già compiuto cinque anni: così la casa americana ha deciso di apportare qualche miglioria concentrandosi prevalentemente sugli interni.
PRIORITÀ AL GUIDATORE. L’abitacolo di ogni Corvette C8 prevedeva infatti quadranti, schermi e superfici prevalentemente orientati verso il guidatore nonché tre diversi allestimenti (1LT, 2LT, 3LT) e tre tipologie di sedili. Non che manchi nulla, ma l’effetto complessivo era un po’ dozzinale, con questo immenso tunnel centrale, il volante squadrato e una sensazione di spazio ridotto rispetto alle dimensioni esterne. Per il MY2026 la ‘Vette ora sfoggia un ulteriore schermo (da 6,6 pollici, insieme agli altri due da 12,7’’ e 14’’) per un layout ancora più incentrato verso il guidatore, ma il team di lavoro ha considerato ogni aspetto per ottenere un abitacolo più arioso e accogliente, obiettivo sicuramente raggiunto. L’enorme porzione centrale resta ma più snella, senza la miriade di pulsanti posizionati in verticale e con due portabicchieri (con il simbolo della Corvette sul fondo) al posto del cassetto portaoggetti, presente più in basso. Il ‘manettino’ per le modalità di guida è stato allineato al selettore del cambio automatico, a destra il montante del tunnel centrale diventa cavo, creando un’utile maniglia per il passeggero e posizionandovi vicino un nuovo ingresso USB.
DATI, DATI E ANCORA DATI. I tre nuovi schermi della C8 hanno una grafica più brillante e un ‘cervello’ più agile (con Google Built-In e connettività OnStar) dotato di funzionalità aggiunte. I comandi dell’Head Up Display diventano digitali, lasciando posto a tasti fisici per il Performance Traction Management mentre le grafiche delle modalità Tour, Sport e Track sono inedite. La ‘Performance App’ introdotta sulla E-Ray ora è disponibile su tutta la gamma, ideale per conoscere cavalli e coppia istantanei, forze G, tempi di accelerazione e altri dati che esalteranno il nerd dentro di voi.
REGISTRATE I VOSTRI TRACK DAY. Anche il Performance Data Recorder è stato aggiornato: più chiaro e visibile grazie agli schermi ampi è in grado di fornire dati in tempo reale, tempi sul giro e può persino registrare video di ogni sessione di guida che in seguito possono essere analizzati per migliorare il vostro stile. Gli interni vantano nuove colorazioni asimmetriche, infine sarà disponibile un nuovo tettuccio elettrocromico e (per la ZR1 con kit ZTK) un impianto frenante con dischi carboceramici e pinze a dieci pompanti all’anteriore e sei al posteriore. Le motorizzazioni restano le solite: un 6.2 aspirato da poco meno di 500 cavalli, la Z06 mossa dal fantastico 5.5 litri aspirato da 670 cavalli, l’ibrida E-Ray da 655 cavalli e la mostruosa ZR1 da 1.079 (!) stalloni.