
Con la 911 Turbo S la Porsche raddoppia
Alzare l’asticella, quando si tratta di affinare una sportiva da 650 cavalli capace di “bruciare” lo “0-100” in 2,7 secondi e di sfrecciare sul filo dei 330 orari, è un compito ingrato perfino per i migliori ingegneri. Forse per questo, a Zuffenhausen, con l’aggiornamento della Porsche 911 Turbo alle solite “limatine” hanno preferito un cambiamento più profondo.
A METÀ TRA LA PISTA E LA STRADA. Non è un mistero che nel territorio rarefatto delle auto da sogno ad altissime prestazioni la lotta per la supremazia passi anche e soprattutto per la corsa a potenze che stanno diventando sempre più elevate. Una corsa ormai inesorabile e impossibile da arginare che, nel caso della Porsche 911 Turbo S appena svelata all’IAA di Monaco, si è fermata a 711 CV, 61 in più rispetto alla Turbo 50 anni con cui nel 2025 la casa tedesca ha festeggiato il primo mezzo secolo del modello che, dal 1975, rappresenta per molti versi l’anello di congiunzione ideale tra le 911 Carrera e quelle più brutali della famiglia GT.
DIVENTA IBRIDA E RADDOPPIA. Con la nuova Porsche 911 Turbo S si è chiuso il cerchio dell’aggiornamento della serie 992 della 911. Ma come hanno fatto gli ingegneri della casa tedesca a creare la Porsche 911 di serie più potente di sempre? Per farla semplice, moltiplicando per due il sofisticato sistema ibrido che lo scorso anno, con l’accoppiata tra il motore a corrente da 54 cavalli integrato nel cambio e quello inserito tra le due giranti del turbocompressore che migliora la combustione della miscela aria-benzina nei sei cilindri, ha reso la Carrera GTS una “belva” ancora più feroce della precedente.
IL CRONOMETRO NON MENTE. Nella Turbo S, tutto questo vale il doppio, perché il sistema ibrido può contare su due turbo anziché su uno solo. Secondo la casa, i 61 CV in più rispetto a prima si traducono in un risparmio di due decimi di secondo nello scatto da 0 a 100 km/h (da 2,7 a 2,5 secondi) e di mezzo secondo nello “0-200” (da 8,9 a 8,4 secondi). Paradossalmente, cala di 8 km/h la velocità massima dichiarata, ma al Nürburgring, grazie anche a nuovi giunti e barre antirollio a controllo elettroidraulico, il nuovo modello ha rifilato la bellezza di 14 secondi a quello precedente. Roba da non crederci, se non fosse che il cronometro non sa dire bugie…