È cinese l’elettrica da record che rompe il muro dei 7 minuti al Nürburgring
Da qualche giorno uno degli argomenti che tengono banco nel mondo dei motori è il record stabilito al Nürburgring dalla BYD con la sua potentissima Yangwang U9 Xtreme. L’hypercar cinese è riuscita a girare all’Inferno Verde in 6’59’’157, accaparrandosi il record assoluto per le auto elettriche stradali e scendendo sotto il muro dei sette minuti; nemmeno la Rimac, con la sua sconvolgente Nevera, era riuscita in un’impresa simile. Il tutto, peraltro, un mese dopo aver fatto registrare un altro dato impressionante: 496,22 km/h di velocità massima nella pista prove di Papenburg.

CAVALLI A VOLONTÀ. Quelle delle BYD sono conquiste che hanno lasciato interdetti tanti e aperto miriadi di dibattiti. Ma, numeri alla mano, sono conquiste che stupiscono in misura tutto sommato relativa. E, forse, più per il paese d’origine del detentore dei record che per il resto, visto la BYD Yangwang U9 Xtreme ha quattro motori elettrici che forniscono la potenza monstre di 3.018 CV. Potenza straordinaria, ma non solo: l’auto dei record aveva gomme semislick, freni carboceramici e sospensioni a controllo elettronico.

LA POTENZA NON È TUTTO. Il cronometro non mente e il record al Nürburgring è non si discute, ovviamente, ma sorge spontaneo un interrogativo: come mai, pur potendo contare su quasi il quadruplo dei cavalli, la BYD Yangwang U9 Xtreme è risultata più lenta di una decina di secondi rispetto alla Lamborghini Aventador SVJ, il cui tempo di 6’49’’ al ‘Ring, peraltro, coincide con quello messo a segno dalla Porsche 911 GT3 RS, forte di “appena” 525 CV? Dei paradossi delle auto sportive elettriche abbiamo parlato in maniera approfondita qui, e per le supercar, a quanto pare, i punti a sfavore sembrano essere gli stessi: il peso extra delle batterie è un handicap di non poco conto (questo bolide cinese ferma l’ago della bilancia poco sotto i 2.500 kg…) e l’efficienza dei motori a corrente, quando si richiedono le massime prestazioni, è drasticamente inferiore a quella di un motore a scoppio.

POTREBBE FARE ANCORA DI PIÙ. Insomma, i 3.000 e rotti cavalli della BYD Yangwang U9 Xtreme potrebbero dare molto di più; prendete il caso della Volkswagen ID.R: un’auto da corsa a tutti gli effetti, benché elettrica, dato che con “soli” 670 ha girato in 6’05’’. Se la U9 pesasse meno, se avesse una dinamica più raffinata, probabilmente girerebbe sotto i 7 minuti con un terzo dei cavalli. Ma contando che la BYD è nata a inizio millennio e il suo business principale non ruota attorno alle auto sportive, di fronte ai suoi record c’è solo da togliersi il cappello…

















