
Ecco altri due conigli dal cilindro di Gordon Murray
È successo di nuovo. Alla Monterey Car Week del 2025 Gordon Murray ha presentato due novità inattese, costringendo il mondo a tirar nuovamente fuori il taccuino e prendere appunti in religioso silenzio. La prima meraviglia su ruote si chiama S1 LM, la seconda Le Mans GTR: sono entrambi bolidi mossi da un V12 senza turbo (foto sotto) e ammiccano alle sport prototipo che corrono nella 24 Ore di Le Mans. Entrambe le hypercar fan parte della Gordon Murray Special Vehicles, nuova divisone dell’azienda dedicata ai progetti speciali, come se con la T.50 (qui il sound del suo strepitoso motore) e la T.33 (qui in azione in pista) il geniale ingegnere e la Gordon Murray Automotive si stessero solamente scaldando… un brutto colpo per la concorrenza.
ANTICAMENTE MODERNA. La S1 LM (foto sopra) somiglia molto alla leggendaria McLaren F1. “Amo il design senza tempo – spiega Murray – e non voglio che la nostra azienda si unisca alla corsa per costruire l’auto più esagerata e vistosa a scapito di proporzioni, bellezza ed equilibrio”. Chi siamo, noi, per dargli torto? Guardate il risultato: armonia assoluta, linee mozzafiato e tratti inequivocabilmente attuali con un forte retrogusto rétro. Fari e specchietti modernissimi si alternano a rimandi alle Formula 1 di una volta, dai cerchi a cinque razze della LM ai quattro scarichi che fanno eco ai quattro proiettori tondi, per non parlare della posizione di guida centrale.
EMOZIONI DA FORMULA 1. La S1 (che sta per Special One) omaggia la schiacciante vittoria della McLaren F1 nella 24 Ore di Le Mans del 1995, e per farlo chiama in causa una evoluzione del V12 Cosworth: la cilindrata sale a 4.3 litri e i cavalli arrivano a quota 700, il limitatore invece rimane alla folle soglia di 12.100 giri. Il cambio, rigorosamente manuale, deriva da quello della T.50, lo scarico è in Inconel e le sospensioni sono riprogettate ad hoc; non mancano nemmeno i fogli d’oro 18K nel vano motore per dissipare calore. Gli squisiti interni sono un mix di analogico e digitale dove trionfa il carbonio, realizzati per immergere completamente il guidatore. La S1 sarà omologata per l’utilizzo su strada e verrà prodotta solamente in cinque esemplari.
NE FARANNO UNA PER OGNI ORA DI CORSA. La Le Mans GTR (foto sopra), dal canto suo, rimanda alle vetture a coda lunga di cui Gordon Murray è sempre stato un grande estimatore: il perfetto equilibrio tra funzione ed estetica. Di profilo ricorda vagamente una McLaren Senna più aggraziata, frontale e posteriore traggono ispirazione da leggende delle corse come la Porsche 917 e l’Alfa Tipo 33/3. La GTR di Murray racchiude in una piattaforma riprogettata da zero cambio e motore della T.50 e, nonostante l’assenza del ventolone posteriore, promette una deportanza esagerata. Omologata per le strade di tutti i giorni ma pensata per il circuito, la GTR vanta un impianto di raffreddamento più efficace, sospensioni più leggere e rigide, carreggiata più larga, gomme Michelin Cup 2 e mille altri affinamenti che verranno svelati più avanti. Di lei ne esisteranno solamente 24, una per ogni ora della mitica gara di durata.