Ferrari 244 GTK, tra genio e blasfemia
SACRILEGIO “MADE IN USA” Quando si vuole eseguire un qualsivoglia “swap”, cestinando il motore di un’auto per sostituirlo con uno molto più potente, spesso si finisce davanti a un bivio. Il metodo americano è quello di montare un V8, scelto tra gli infiniti “crate engine” disponibili; quello inglese, invece, che è un po’ più fine, prevede il montaggio di un motore Honda Serie K. E uno dei più gettonati è il K24: 2,4 litri, doppio albero a camme, dotato di una buona coppia e affidabile, con circa 200 CV e 230 Nm nella versione adottata Accord Type S degli anni 2000. Qualche lavoretto e il suddetto motore potrà generare potenze sconvolgenti, sia in versione turbo, sia aspirata, e negli anni è stato utilizzato per svariate sportive, dalle Integra alle Mazda Rx-7, e, ovviamente alle Mazda Mx-5. Ma nessuno aveva pensato di infilarlo in una Ferrari 308. Che così è diventata 244 GTK, sigla che tiene conto della cilindrata e del frazionamento, nel puro stile del Cavallino Rampante.
OBIETTIVI AMBIZIOSI. Presentata lo scorso anno al SEMA, la 244 GTK è opera dell’azienda americana StanceWorks che, dopo due anni di duro, lavoro ha finalmente portato su strada questa folle creazione. Il musicale V8 di Maranello è stato rimpiazzato da un K24 turbocompresso, con un obiettivo: qualsiasi cifra vicina ai 1000 CV. La lista di modifiche è infinita, dall’enorme turbina Garrett G42, fino ai collettori in carbonio, dall’acceleratore elettronico, al cambio sequenziale Quaife, fino all’estetica, degna di Need For Speed Underground.
LA STRADA È ANCORA LUNGA. Al momento StanceWorks ha estrapolato dal proprio “Frankenstein” oltre 800 CV (alla ruota…!) ma l’obiettivo rima quello di superare i mille. Immaginate le prestazioni, sempre che tutta quella furia venga scaricata a terra in maniera civile. Dopo un’infinita lista di controlli e migliorie il proprietario è riuscito a portare la 244 GTK in pista per qualche test e, anche se non tutto è andato come previsto, il potenziale si è rivelato immenso. Enzo Ferrari sarebbe svenuto nel vedere qualcosa di così blasfemo, eppure il massiccio lavoro dietro questa creazione è davvero ammirevole.
