Fuell Fllow, la moto elettrica secondo Buell

Fuell Fllow, la moto elettrica secondo Buell

Erik Buell è un mito delle motociclette: per chi non lo conoscesse, possiamo dire che si annoiò presto dell’occupazione di ingegnere in Harley Davidson. Erik Buell aveva idee nuove, dissimili dalla filosofia Easy Rider e Born to Ride dei cultori dell’Harley: cercava la velocità. Così dopo aver lasciato la Harley fondò la sua azienda, la Buell Motor Company per dimostrare il valore tecnico delle sue idee nelle competizioni e fu subito: buona la prima. La sua prima moto da corsa, la Buell RW750 gareggia nella classe regina, la Formula Uno AMA, dove si caratterizza per la ricerca ‘radicale’ della massima aerodinamicità avvolgendo il più possibile la ruota posteriore per evitare vortici e inglobando nel telaio a traliccio dal corto interasse il prescelto motore Barton quattro cilindri a due tempi. Il progetto viene perfezionato fino al colpo di grazia del 1986; i prototipi Formula Uno AMA lasciano il posto alle Superbikes derivate dalla serie. La RW750 non ha più mercato e il progetto viene interrotto.

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UN PO’ DI STORIA. Orfano dei prototipi, senza pensarci un attimo, Erik Buell si lancia nella produzione di serie e decide di realizzare una sportiva con un propulsore del tutto estraneo alle moto da corsa: l’Harley Davidson XR1000 ad aste e bilancieri con albero a camme e raffreddamento ad aria. Il risultato arriva nel 1987: è la Buell RR1000, una superbike molto innovativa a partire proprio dal motore utilizzato come elemento portante del telaio. Una soluzione tecnica che diverrà la firma delle sportive americane negli anni a venire. In breve, la nuova anima sportiva motorizzata Harley Davidson conquista i motociclisti sportivi ma anche quelli tradizionalisti che volevano andare veloce e alla Harley Davidson non restò che acquistare nel 1990 Buell, diventata ormai la metamorfosi sportiva del marchio. L’idillio con Harley Davidson durò quasi vent’anni – periodo nel quale l’ingegnere americano continuò a sviluppare nuovi brevetti e soluzioni tecniche – fino al 2009 quando con la crisi globale e la decisione dell’Harley Davidson di chiudere la società, ad Erik Buell non rimase che ritornare alle origini progettando motociclette per le competizioni, destinandole, come agli inizi, a clienti privati, oltre a realizzare una serie stradale delle sue EBR, sintesi dei suoi numerosi brevetti, scegliendo il più prestazionale bicilindrico Rotax. La seconda avventura nelle competizioni di Erik Buell con la neonata EBR si concluse nell’aprile del 2015. EBR venne acquistata dalla società del Michigan Liquid Asset Partners nel febbraio 2016. Buell ritornò alla produzione delle sue Superbike a tiratura limitata nel marzo 2017, per finire in liquidazione nel giugno 2017.

IL SALTO NELL’EV. Nel 2019 a 69 anni Erik Buell ha saputo reinventarsi ancora una volta e insieme a dei finanziatori francesi ha dato vita alla Fuell, una nuova azienda specializzata nello sviluppo di motociclette EV. Il primo risultato della neonata Fuell è la Fllow una moto elettrica caratterizzata dall’unione delle tipiche soluzioni tecniche di Erik Buell e da un’inedita ‘gestione’ del motore e delle batterie. Infatti la Fuell Fllow, oltre ad ereditare la compattezza e il corto interasse tipico delle Buell, è stata progettata per consentire la sostituzione della batteria, del motore elettrico e del caricabatterie. In pratica l’intero powertrain elettrico è stato montato sul telaio con criteri modulari che ne consentano una semplice sostituzione nel caso arrivino sul mercato componenti più aggiornate e performanti. Questa soluzione inedita è stata chiamata da Buell MonoStruct Technology, ma per sapere nel dettaglio come funziona bisognerà aspettare l’approvazione del brevetto. L’aggiornamento tecnologico della Fuell Fllow sarà poi esteso anche al software con la possibilità di scaricare updates da remoto proprio come sulle Tesla.

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SI COMBATTE IL PESO CON IL MAGNESIO. Che si parli di due o quattro ruote quando di mezzo ci sono i propulsori elettrici una delle maggiori criticità sta sempre nel peso. La Fuell Fllow ferma l’ago della bilancia a 180 kg: risultato ottenuto, tra gli altri, utilizzando una leggerissima monoscocca in lega di magnesio. Si tratta di un materiale più volte sperimentato e abbandonato in passato per via del suo rapido degrado e per la sua infiammabilità (basti pensare al rogo di Jo Schlesser sulla Honda RA302) ma che oggi utilizzato in specifiche leghe rappresenta una soluzione sicura, leggera e affidabile nel tempo. 

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SUPER ACCELERAZIONE. Non aspettatevi prestazioni velocistiche importanti, ma un’accelerazione strappapolsi nello 0-100 km/h, quella si. La Fuell Fllow è disponibile in due livelli di potenza: la più contenuta, da 15 cv è l’equivalente di una motoleggera, mentre il modello da 48 cv – grazie alla coppie monstre di 750 Nm – scatta come una superbike con uno 0-100 km/h di soli 2″7; la velocità massima tuttavia è limitata a 135 km/h mentre l’autonomia dichiarata è di 240 km. A seconda del caricabatteria selezionato i tempi di ricarica di 10 ore dalla presa casalinga scendono fino a circa 35 minuti con il caricatore in corrente continua. Se su diverse auto elettriche l’assenza del motore termico lascia spazio ad un nuovo vano bagagli la Fuell Flow presenta un’inedito vano al posto del serbatoio della benzina, abbastanza grande da ospitare una giacca piuttosto che il casco. Le funzionalità hi-tech includono una modalità di movimento lento avanti e indietro per agevolare il parcheggio, il controllo di trazione eTraction, il rilevamento di punti ciechi, avvisi di collisione anteriore e posteriore e un’app per iPhone/Android che fornisce lo stato del veicolo.

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QUANDO ARRIVA. Veniamo alle perplessità. Avete notato la ruota posteriore lenticolare? Non si tratta soltanto di una soluzione aerodinamica, c’è molto di più: già perchè il motore non è più incastonato nel telaio ma si tratta di un’unità elettrica coassiale alla ruota posteriore, ovviamente anche questo in attesa di brevetto. Ho scritto leggero, ma quanto, al momento non è dichiarato. È un dato importante perché è da quando le ruote girano che i progettisti s’ingegnano per ridurre il peso delle masse non sospese dagli effetti dinamici ‘deleteri’ specialmente sulle due ruote, a partire dall’effetto giroscopico che contrasta la rapidità nei cambi di direzione. Una risposta definitiva si avrà soltanto quando la Fllow arriverà sulle strade. Fino a quel momento dobbiamo affidarci alle dichiarazioni della casa che ribadiscono come “il peso del motore non influirà sull’uso della motocicletta”: la Fuell Fllow sarà disponibile in Italia, probabilmente alla fine del 2021. Il prezzo dovrebbe essere di circa 12mila euro. Negli States invece, costerà 10.995 dollari per la versione da 11 kW (15 cv) e 11.995 dollari per quella da 35 kW (48 cv). (Testo: Alberto Spriano)

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