Giannini: che la Spettacolo abbia inizio

Giannini: che la Spettacolo abbia inizio

Che Spettacolo! E la S maiuscola non è un errore di battitura… Il nome è tutto un programma per la nuova creazione della Giannini Automobili, che torna nel mondo dell’auto con una supercar compatta derivata dall’Abarth 500. Nella storica sede dell’azienda, in via Idrovore della Magliana a Roma, la Giannini ha mostrato al mondo l’auto che eredita una storia fatta di 24 titoli italiani di categoria, 12 record del mondo di velocità e 2 titoli mondiali endurance. In  3,7 metri della Spettacolo si uniscono sportività, artigianalità, personalizzazione ed esclusività, grazie anche alla collaborazione tra la romana Impero di Fabrizio Grandi, licenziataria della Giannini, e la torinese Maestri Design, specializzata in vetture speciali.

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MA FACCIAMO UN PASSO INDIETRO. Fondata nel 1917 come officina meccanica da Domenico e Attilio Giannini, la Giannini Automobili si specializza nell’elaborazione dei motori, arrivando a essere conosciuta a livello mondiale negli anni ‘50, quando con il motore 750 montato su diverse Sport Barchetta vince diverse gare su strada, una su tutte le Mille Miglia. Con le sue elaborazioni delle Fiat 500, che in gara competono alla pari con le Abarth 595 e 695 – spesso battendole – e di cui la Spettacolo è la degna erede, ottiene ancora maggiore notorietà nel decennio successivo. In seguito arrivano anche le elaborazioni della Fiat Panda, Uno e Punto, oltre alla prima versione turbodiesel della Ritmo e della Regata.

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ITALIANITÀ. La Spettacolo vuole fare del design italiano, dell’alta qualità, della specializzazione e del made in Italy i propri marchi di fabbrica. Per realizzarla, la Giannini Automobili e Maestri Design hanno impiegato 150 giorni di lavoro ininterrotto che testimonia tutto il loto know how. Il risultato è un design pulito e lineare, molto aerodinamico, con forme sinuose e accattivanti, nate dalla creatività di Paolo Mancini, capo progetto e general manager di Maestri Design. Lavorazioni arttigianali e alte prestazioni si fondono sulla Spettacolo. A partire dalla carrozzeria compatta e dallo stile del cofano anteriore, che vuole richiamare il muso di una F1 con giochi di pieni e vuoti resi possibili dalle prese d’aria. Le portiere “vertical door” si aprono su due assi di rotazione. Il cofano anteriore e quello posteriore sono in alluminio, mentre i copricerchi in carbonio sono brevettati e monodado. All’interno, spicca la seduta posteriore, dove il classico divano è stato sostituito da due sedili monoscocca in carbonio. Se quella presentata in anteprima mondiale è rossa, la Spettacolo sarà personalizzabile grazie a un configuratore per adattarsi al meglio allo spirito dell’acquirente.

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SI AVVICINA AI 300. Sulla Spettacolo il 1.4 T-Jet turbo arriva a erogare 250 CV e 360 Nm di coppia, facendo accelerare la piccola supercar da 0 a 100 in 5 secondi netti e fermando la sua progressione a 280 km/h. La trasmissione di potenza e coppia alle ruote anteriori è affidato a un cambio automatico robotizzato a 5 rapporti. La massa a vuoto si ferma a 985 kg, per un rapporto peso/potenza di 5,3 kg/CV. A frenare l’esuberanza della Spettacolo ci pensano i dischi ventilati firmati Brembo, da 305 mm all’anteriore e da 240 mm al posteriore. Il prezzo? Va di pari passo con l’esclusività: parte infatti da 133.000 euro, a cui bisogna aggiungere le tasse.

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