Il super lusso su misura è tornato di moda

Il super lusso su misura è tornato di moda

Oramai anche questa strada sembra segnata e pare che non si tratti più di una moda, ma di un vero trend di mercato, piccolo quanto si vuole (ma neanche tanto), ma molto, molto danaroso. A Pagani, che se l’è inventato per primo in chiave moderna e iper-sportiva, a Bentley – vi ricordate la Bacalar, un’auto completamente senza tetto, di cui ne verranno prodotte 12, al costo di 2 milioni di dollari ciascuna? – e Ferrari si aggiunge ora Rolls-Royce nel proporre auto super personalizzate a clienti super facoltosi. Un ritorno al passato più che uno slancio nel futuro, chiariamolo subito: agli albori della storia automobilistica si proponevano già vetture con un altissimo livello di personalizzazione, tanto che un po’ tutti i costruttori si occupavano ‘semplicemente’ della parte meccanica lasciando ad artigiani e carrozzieri l’onere (e lo sfizio) di sviluppare il design delle vetture.

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COACHBUILDING. Il programma, presentato a inizio giugno da Rolls, è chiamato Rolls-Royce Coachbuild ed è finalizzato a supportare i singoli clienti lungo tutto il percorso di realizzazione di un pezzo praticamente unico e in gran parte da loro stessi sviluppato. La produzione prevista è di una vettura ogni due anni, hanno chiarito i dirigenti di Rolls-Royce, che si sono tenuti abbottonati sul prezzo, anche se è facile immaginare che si tratti di diversi milioni di euro, più nell’ordine delle decine che delle unità. Il corrispettivo di una villa in Costa Smeralda o un barca degna di Portofino, ma senza cancelli e senza canotti di salvataggio. Lo sviluppo dell’auto prevede una collaborazione strettissima tra tecnici e clienti, che saranno coinvolti in ogni fase del processo creativo e ingegneristico, come ha specificato Torsten Müller-Ötvös, CEO di Rolls-Royce.

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LA SFIDA? È LA SICUREZZA. Per lanciare il suo nuovo reparto Coachbuild, Rolls-Royce ha presentato una nuova auto chiamata Boat Tail (l’abbiamo analizzata qui nei giorni scorsi). Lo stile della Boat Tail ricorda le auto degli Anni ’20 e ’30, quando le vetture di lusso venivano spesso progettate con le estremità posteriori rastremate come il fiocco di una barca. Come le pinne sulle auto negli Anni ’50, che suggerivano velocità e stile attraverso un’associazione con gli aeroplani, le code delle barche davano alle auto un aspetto veloce e aerodinamico. Spesso erano ricoperti da assi di legno per assomigliare a una barca di legno di quell’epoca. La vera sfida per gli ingegneri Rolls non sarà però, inventarsi dettagli strabilianti, ma tener dietro ai capricci e alla creatività dei clienti, che possono scontrarsi con le rigide norme di sicurezza odierna, che non consentono tanti voli pindarici o almeno li rendono di difficilissima attuazione. Ma se uno spende decine di milioni, lo sfizio di tormentare qualcuno potrà pur toglierselo, o no?

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