La “A” dell’AMG porta la 190 Evo II nel nuovo millennio

La “A” dell’AMG porta la 190 Evo II nel nuovo millennio

La Mercedes 190E 2.5 Evo II rappresenta una sorta di Sacro Graal per gli appassionati delle sportive con la Stella. Prodotta in soli 502 esemplari per permettere alla casa di Stoccarda di ottenere l’omologazione dell’auto per il campionato DTM, è senza dubbio una delle sportive più iconiche del marchio. La sua carrozzeria XL non può passare inosservata, così come quell’enorme alettone posteriore che è diventato iconico. Un sogno per pochi, considerati i numeri, che è destinato a rimanere tale anche con il restomod annunciato dalla HWA, che entro la fine del 2025 comincerà a consegnare i primi esemplari della HWA EVO, che sarà ancora più esclusiva con i suoi soli 100 esemplari venduti a un prezzo di 714.000 euro, IVA esclusa!

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COSTOLA DI AMG. Se il nome HWA vi dice poco, forse quello di Hans Werner Aufrecht è un po’ più noto agli appassionati. Dall’iniziale del suo cognome è stata infatti presa la prima lettera della AMG, fondata con insieme a Erhard Melcher (la M) nel 1967. Allora la AMG (la G sta per Großaspach, la sede originaria dell’azienda) era un elaboratore indipendente. Il primo grande successo arriva nel 1971, alla 24 Ore di Spa, dove la AMG Mercedes 300 SEL 6.8 vince la sua classe e termina seconda assoluta. Nel 1990, la AMG firma un accordo di collaborazione con la Mercedes e tre anni dopo viene realizzato il primo progetto comune, la C 36 AMG. Ora la AMG è di proprietà diretta della casa di Stoccarda, che ne ha fatto il suo braccio sportivo. Nel frattempo Aufrecht ha fondato la HWA, scuderia anch’essa strettamente legata alla Mercedes impegnata con grande successo nel DTM e con esperienza in Formula 3 e Formula E.

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PIÙ GRINTA NEL MOTORE. Anche se i dettagli sulle specifiche tecniche del restomod sono ancora avvolti nel mistero, considerato il pedigree, alla HWA EVO non dovrebbe mancare la grinta. Di certo possiamo aspettarci qualcosa in più dei 235 CV della Evo II a cui si ispira, erogati dal 4 cilindri da 2 litri e mezzo capace di spingere il contagiri fino a 7700 giri e trasferiti alle ruote posteriori attraverso un cambio manuale. Del resto, i resoconti delle riviste dei primi anni ‘90 parlano di una vettura dal comportamento fin troppo docile se paragonato all’aspetto brutale. È quindi probabile che che il restomod della HWA parta proprio da un aggiornamento del propulsore.

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UNA EVO II DEL NUOVO SECOLO. Dal punto di vista estetico, l’azienda tedesca non vuole stravolgere l’originale, rimanendo fedele allo stile ampolloso della 190E 2.5 Evo II, anche se promette di essere ancora più larga. I cultori dell’originalità possono stare tranquilli: la HWA EVO non andrà a modificare nessuna delle 502 vetture prodotte in origine, ma realizzerà i suoi 100 esemplari partendo da più comuni Mercedes 190 della serie W201, sui cui verrà montata la più moderna tecnologia in tema di guida, prestazioni, telaio, freni, aerodinamica e sicurezza. “La Evo II è stata un’icona di stile dei primi Anni ’90 e ha fissato gli standard in termini di design. La nostra idea era quella di reinterpretare questo design”, ha commentato Hans Werner Aufrecht.  

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