La fine del Diesel… e il paradosso delle auto di lusso

La fine del Diesel… e il paradosso delle auto di lusso

Il declino del Diesel è sotto gli occhi di tutti. In Italia, a ottobre 2025, le immatricolazioni a gasolio rappresentavano appena il 9,3% del mercato, contro il 13,1% dell’anno precedente. Il totale delle nuove registrazioni è sceso a 11.790 unità nel mese, lontano dalle 16.749 del 2024. Un trend che fotografa con chiarezza la fuga degli automobilisti dal gasolio, complice la paura di restrizioni, l’avanzata dell’ibrido e dell’elettrico e una percezione pubblica ormai sfavorevole.

Mercedes-Benz Experience Brixen 2023

EPPURE QUESTA NARRAZIONE NON VALE PER TUTTI. Basta scorrere la Top 10 delle auto Diesel più vendute tra gennaio e ottobre 2025 per capire che il gasolio resiste — e anzi prospera — proprio dove meno ci si aspetterebbe: nel segmento premium e di lusso. Qui dominano Volkswagen Tiguan (10.421 nuove registrazioni), Mercedes GLA (8.258), BMW X1 (6.042), Audi Q3 (6.924) e Alfa Romeo Tonale (5.892). Non utilitarie, non city-car: quasi esclusivamente suv e berline di fascia alta. In altre parole, mentre il Diesel scompare dalle gamme più popolari, continua invece a macinare volumi importanti tra i marchi premium e tra gli acquirenti più benestanti.

audi_sq5_3.0_tdi_989

CONTINUA A RINNOVARSI. Per questi costruttori il Diesel non è un residuo del passato, ma una tecnologia ancora centrale. Audi ha appena presentato un nuovo 3.0 V6 TDI con sistema ibrido pensato per migliorare efficienza e fluidità, segno che l’elettrificazione può anche potenziare — e non sostituire — un buon motore a gasolio. Mercedes continua a investire nei suoi quattro e sei cilindri Diesel di nuova generazione, e BMW mantiene un’ampia offerta a gasolio nelle sue serie più vendute. In un settore che promette di lasciarsi alle spalle il combustibile tradizionale, i marchi premium scelgono invece di evolverlo.

bmw_540d_xdrive_m_sport60

LE RAGIONI. Il motivo è semplice: i vantaggi del Diesel — consumi più bassi a parità di prestazioni, coppia ricca ai bassi regimi, grande fluidità nei lunghi viaggi e emissioni di CO₂ spesso inferiori al benzina — sono gli stessi che un tempo convincevano gli automobilisti comuni. Oggi però sono appannaggio quasi esclusivo di chi acquista auto da 40, 50 o 60 mila euro in su. E questo è il vero paradosso: a beneficiare della maggiore efficienza del gasolio sono proprio gli acquirenti che potrebbero permettersi motorizzazioni più costose o alternative più “di moda”.

mercedes-benz_g_450d_59

LA FINE? La verità è che il Diesel non è morto: è semplicemente diventato una scelta più consapevole. È ancora la soluzione migliore per chi percorre molti chilometri, anche se un tempo veniva acquistato senza troppe riflessioni da una grande fetta della popolazione. Oggi invece gli automobilisti più abbienti, che cambiano auto più spesso e temono meno i cambiamenti normativi, continuano a riconoscerne i vantaggi e a sfruttarli. Mentre molti altri, spaventati dalle restrizioni e confusi da un mercato in rapida evoluzione, lo hanno abbandonato.

audi_sq8_tdi_87

UNA FOTOGRAFIA INSOLITA. Il risultato? Il Diesel perde terreno nel mercato di massa, ma resta fortissimo — e sorprendentemente moderno — proprio dove il valore d’uso e la razionalità d’acquisto contano di più. In un panorama che corre verso l’elettrico, il gasolio continua a vivere nella sua nicchia più prestigiosa.

  • audi_a4_3.0_tdi_quattro_s_line_21
  • audi_a6_40_tdi_s_line_88
  • audi_sq5_3.0_tdi_989
  • audi_sq8_tdi_87
  • bmw_540d_xdrive_m_sport60
  • bmw_540d_xdrive_m_sport800
  • mercedes-benz_g_450d_59
  • mercedes-benz_g_450d_89
  • Mercedes-Benz Experience Brixen 2023
  • mercedes-benz_gle_450_d_coupe_amg_line_18
  • range_rover_sport_phev_first_edition_5
  • range_rover_sport_se_d300_7
CONDIVIDI SU

Lascia un commento

INCENTIVE
VIDEO
ALTRI VIDEO