
La Lamborghini del dopo Aventador
DEBUTTO PRIMAVERILE. Bisognerà aspettare il mese di marzo per scoprire come sarà la prossima supercar di Sant’Agata Bolognese, ma qualcosa comincia a trapelare. E lo fa in un modo che potrebbe originare una “spy story”: pare infatti che gli schizzi della vettura che girano per il web siano sfuggiti dal sito dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) e che fossero contenuti nella documentazione di una richiesta di brevetto depositata nella Macedonia del Nord. Comunque dai disegni sembra che forme e proporzioni siano piuttosto simili a quelle dell’Lamborghini Aventador, uscita di produzione a settembre dello scorso anno.
CERTAMENTE IBRIDA. A differenza della Sián, però, il sistema ibrido sarà più convenzionale e, soprattutto, plug-in, per contrastare la Ferrari SF90 Stradale sul suo stesso campo, cioé offrendo anche la possibilità di viaggiare solo in modalità elettrica. Per ammissione dello stesso staff tecnico della Lamborghini, la futura granturismo sarà più potente dell’Aventador Ultimae, che aveva 780 CV. Non è quindi azzardato ipotizzare che la combinazione tra il V12 aspirato a benzina e il motore elettrico possa elargire una potenza intorno ai 1000 CV, che poi è il livello necessario per poter fronteggiare l’avversaria di Maranello.
NOME ANCORA SEGRETO. Ma come si chiamerà la nuova Lamborghini? Di ipotesi se ne fanno tante – due di queste sono Revuelto, che in spagnolo significa “irrequieto, burrascoso, turbolento” e Invencible, che invece non ha bisogno di traduzioni – ma anche in questo caso non c’è nulla di certo. Però probabilmente trapelerà qualcosa prima del debutto dell’auto in primavera.