La prossima Rimac potrebbe abbandonare l’elettricità

La prossima Rimac potrebbe abbandonare l’elettricità

Mate Rimac non è uno che parla a vanvera: a soli 36 anni è riuscito a costruire un impero partendo praticamente dal nulla, non arrendendosi di fronte al rischio costante del fallimento finché non ha avuto un successo esplosivo, che l’ha portato ad essere CEO della Rimac e della Bugatti Rimac nonché fornitore di marchi del calibro di Porsche, Koenigsegg e Aston Martin. Le sue parole hanno sempre rispecchiato i fatti, e le sue vetture – la Concept 1 e la Nevera – pur essendo elettriche hanno saputo distinguersi dalla massa, con prestazioni folli e un occhio per la dinamica. Altra cosa apprezzabile è la passione di Mate: nonostante produca hypercar elettriche gira tutti i giorni con una M5, e in garage conserva gelosamente una M3 E30 e una Z4 M.

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IL TROPPO STROPPIA. Tuttavia il giovane bosniaco è anche una persona concreta, nonché imprenditore, impegnato a percepire il flusso dei soldi… e questo flusso pare stia deviando dalle hypercar elettriche. La domanda è in calo, l’interesse sta pian piano scemando, così la futura hypercar di Rimac potrebbe – con grande probabilità – non essere più a corrente. “Norme, regolamenti e brand” spiega il CEO della casa croata “stanno forzando così tanto per l’elettrico che il panorama sta cambiando. Ci stanno imponendo cose che non vogliamo, così la gente sta sviluppando una sorta di repulsione. È una cosa che non ho mai approvato, un prodotto va scelto se è il migliore, per il merito, non imposto”.

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LE VENDITE FATICANO. “Abbiamo notato” continua Rimac “che con il diffondersi di EV e hypercar elettriche le persone più ricche e con maggiori possibilità vogliono distinguersi, desiderano qualcosa di diverso per differenziarsi. Un cronografo di lusso non avrà mai tutte le funzioni di un Apple Watch ma nessuno pagherebbe 200.000 dollari per uno smartwatch. Se producessimo una Bugatti elettrica potremmo venderne diversi esemplari per la nomea del brand, sicuramente, ma non ci avvicineremmo mai ai numeri di vendita della Chiron o della futura Bugatti V16”. In effetti è proprio così, visto che persino la Nevera – forse la più valida hypercar elettrica sul mercato – fatica a vendere: nonostante sia la più venduta del settore è ben lontana dall’essere sold out.

Bugatti V16

BENZINA, IDROGENO O IBRIDO? Ciò significa rivedere i piani, pensare a prodotti nuovi che incontrino la rinnovata domanda di esclusività. Forse in futuro vedremo una Rimac capace di far tremare i vetri all’accensione, o che potrà rivaleggiare nello stesso settore della Venom F5 o della Koenigsegg Jesko, entrambe mosse dalla nostra amata benzina. O, chi lo sa, magari l’erede della Nevera avrà un motore endotermico alimentato a idrogeno. Tutte le porte sono aperte. Rimac potrebbe anche prendere spunto da Bugatti, dato che l’erede della Chiron sarà mossa da un V16 ibrido, qualcosa di decisamente inaspettato. I prossimi mesi delineeranno un quadro più completo, nel frattempo attendiamo e tifiamo per i cari vecchi ottani.

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