La SSC Tuatara ritenta il record e fa i 460 km/h
Quando lo scorso ottobre la SSC ha annunciato di aver infranto il record di velocità per auto di serie raggiungendo i 533 km/h, in molti hanno messo in dubbio la veridicità del primato: le immagini mostrate dal filmato e le velocità indicate dalla grafica del video non sembravano coincidere con l’effettivo passo della Tuatara. Dopo aver inizialmente respinto le accuse, il fondatore della SSC Jerod Shelby si è impegnato a organizzare una seconda corsa e così è avvenuto: nei giorni scorsi la Tuatara è tornata in azione, questa volta sulla pista di atterraggio del Kennedy Space Center in Florida. E munita dei sistemi di rilevazione della velocità certificati, l’hypercar da 1750 cavalli ha toccato una punta massima di 460,4 km/h e una velocità media nei due sensi di marcia di 455,3 km/h.
PIÙ FATTORI IN GIOCO. Un’andatura ben lontana dagli oltre 530 km/h del tentativo precedente, ma che ha comunque permesso al costruttore americano di battere il record della Koenigsegg del 2017, sebbene lo spazio a disposizione fosse molto più limitato rispetto alla Route 160 del Nevada utilizzata precedentemente da entrambe: la pista di atterraggio degli shuttle misura infatti solo 3,7 chilometri. Il sogno della SSC Tuatara di sorpassare – ufficialmente – le 300 miglia orarie (482 km/h) continua: e con un striscia d’asfalto più lunga a disposizione e una nuova rapportatura del cambio potrebbe essere davvero alla portata della hypercar yankee.
