Lamborghini LB744: la plug-in da 9500 giri

Non ha ancora un nome ufficiale, l’erede della Lamborghini Aventador, ma una cosa è certa: non andrà forte, andrà fortissimo. Come? Finalmente da Sant’Agata Bolognese arrivano le prime informazioni e, sebbene per conoscerla nella sua interezza dovremmo aspettare ancora qualche giorno, ora sappiamo le caratteristiche salienti dei suoi propulsori. Già, perché la Lamborghini LB744 – questo il nome in codice interno utilizzato per la vettura – non ha uno, ma ben quattro motori a spingere tutte le altrettante ruote. Ma partiamo dal cuore pulsante, quello a dodici cilindri: il V12 è qua per restare, ancora una volta aspirato e sempre più potente: grazie a diverse modifiche tra cui l’aumento del rapporto da compressione (12,6:1 contro 11,8:1 della Aventador) ora eroga 825 CV a 9250 giri e 725 Nm di coppia a 6.750 giri. Impressionate il regime di rotazione massimo che arriva fino a 9.500 giri prima di far entrare in azione il limitatore. 

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SUPERCAR O HYPERCAR? Le analogie con le precedenti dodici cilindri del Toro, però, finiscono qua: il V12 è abbinato a un nuovo cambio robotizzato a otto rapporti sviluppato in house dalla Lamborghini: è montato trasversalmente in coda al dodici cilindri, è super compatto (è lungo solo 59 cm, largo 75 cm e alto 58 cm) e integra il primo dei tre motori elettrici del sistema ibrido plug-in: ha 150 CV e 150 Nm di coppia, la stessa potenza garantita anche da ognuna delle due unità anteriori. Quest’ultime rendono l’erede della Aventador una vera e propria trazione integrale, pur facendo a meno di un collegamento fisico del V12 con l’avantreno. Un sistema sofisticato, che segue le orme di altre supercar ibride come la Honda NSX e la Ferrari SF90 Stradale e che proprio grazie alla spinta dei motori elettrici e al “cervellone” elettronico che ne coordina l’azione permette di scaricare a terra una potenza combinata monstre di 1015 CV

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ALLA SPINA, QUANDO SI VUOLE. Ad alimentare la parte elettrica del sistema ci pensa una batteria agli ioni di litio abbastanza piccola (3,8 kWh lordi): dalla presa di casa si ricarica in corrente alternata (a 7 kW) in circa mezz’ora, ma per sfruttare tutta la potenza non c’è bisogno di attaccare sempre la spina: grazie all’azione della frenata rigenerativa e del dodici cilindri, bastano soli sei minuti per tornare al 100% durante la marcia. Selezionando un’apposita modalità di guida, inoltre, è possibile muoversi in elettrico per qualche chilometro: in questo caso a spingere la vettura sono principalmente i due motori anteriori, ma quello posteriore è pronto ad intervenire non appena c’è bisogno di un po’ di trazione in più, anche in retromarcia. Sebbene non si conosca ancora il peso complessivo della vettura, gli uomini della Lamborghini sottolineano come tutto il motopropulsore sia stato ottimizzato alla ricerca della leggerezza: i due motori davanti pesano 18,5 kg ciascuno mentre il V12 e la nuova trasmissione insieme fermano l’ago della bilancia sotto la soglia dei 200 chili. 

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