L’Aston Martin Valhalla sta per arrivare

Nell’ultimo e apprezzato film di James Bond, No Time To Die, è difficile non farsi distrarre da Ana De Armas o da Lèa Seydoux, principali protagoniste femminili del famoso lungometraggio. Il briciolo di attenzione rimasto va speso per seguire la trama e per apprezzare le Aston disseminate nel film, da una splendida V8 Vantage classica alla recente DBS Superleggera, senza dimenticare l’immortale DB5. Ne manca una tuttavia, apparsa brevemente alle spalle del distinto M, una super sportiva che attendiamo da secoli e abbiamo visto a malapena muoversi.

IBRIDA MA FEROCE. Parliamo della Valhalla, futura hypercar di Aston Martin il cui nome omaggia la mitologia nordica. Il Valhalla è un regno, o una sala, dove Odino stesso attende i degni guerrieri periti in battaglia, e a proposito di battaglie il bolide inglese non sarà certo a corto di armi. Presentata con un V6 ibrido il propulsore della Valhalla è poi diventato un V8 biturbo, precisamente quello della AMG GT Black Series, affiancato a tre motori elettrici, due all’anteriore e uno al retro, che funge anche da retromarcia. Totale potenza di fuoco: 1000 cavalli (a essere conservativi), “0-100” in 2,5 secondi e velocità massima di 350 km/h.

LA F1 NEL SANGUE. Con un’aerodinamica curata da un certo Adrian Newey, DRS, sospensioni anteriori pushrod e una monoscocca in carbonio la Valhalla punta a conquistare il record di sua maestà il ‘Ring, sbaragliando GT2 RS, Aventador SVJ e AMG Project One. Per sbaragliare il tempo di 6’35’’ stampato dalla hypercar tedesca, Aston Martin ha messo in campo i suoi progettisti di Formula 1, al lavoro su aree chiave: dinamica, ergonomia, materiali e guida, quest’ultima grazie al lavoro di Alonso e Stroll al simulatore. Incredibile la linea, subito riconoscibile nonostante nasca oramai una hypercar al giorno, e anche vagamente elegante, a dispetto della vocazione per i cordoli.

MANCA POCO? Dal 2019 – data della presentazione a Ginevra – ad oggi non si sono visti muletti di Valhalla a spasso per le strade inglesi o al ‘Ring, ma la casa inglese promette di cominciare i test al di fuori del simulatore per l’inizio dell’autunno, e di iniziare le consegne già nel corso del 2024. Non che un comune mortale si debba preoccupare del ritardo della Valhalla, ne faranno solo 999 e ad un prezzo di tre quarti di milione, ma siamo estremamente curiosi di sapere come vada quello splendore concepito a Gaydon. E chissà, anche di vedere se il tempo simulato alla Nordschleife di 6’30’’ possa essere veritiero…