Le concept Jeep spuntano nel deserto

IL PARADISO DELL’OFFROAD.  È un appuntamento classico per gli amanti di tutto ciò che ruota intorno al mondo Jeep e si svolge dall’1 al 9 di aprile nel deserto del Moab (Utah), dove ogni anno gli appassionati delle celebri 4×4 “made in Usa” si danno appuntamento in occasione dell’Easter Jeep Safari. Quest’anno si sta svolgendo l’edizione numero 57. Per dare maggior lustro e importanza all’evento, la stessa Jeep si presenta in forma ufficiale offrendo una succosa anteprima del futuro del brand attraverso una serie di primizie. Il team di designer di Jeep e di Jeep Performance Parts (JPP) di Mopar hanno infatti realizzato sette prototipi derivati dai modelli di normale produzione. Vediamoli.

Jeep Wrangler Magneto 3.0

WRANGLER MAGNETO 3.0. La prima della serie delle concept Jeep è la Wrangler Magneto 3.0 nella sua ultima configurazione che segue alle precedenti 1.0 e 2.0. Sviluppata sulla Wrangler Rubicon 2020, la Magneto 3.0 ha lo stesso  motore elettrico della seconda Magneto, ma è più efficiente e garantisce una maggior autonomia. In  particolare ci sono tre funzioni selezionabili per esaltare la guida off road: la “Output Select” con due impostazioni di potenza (285 CV o, addirittura, 650 CV per brevi tratti); la modalità recupero di energia in frenata e infine la “Hill Descent” per una guida con un solo pedale, cioè l’acceleratore, nei tratti più difficili. La Magneto 3.0 ha una livrea aggiornata e con finiture più vivaci e brillanti.

Jeep Scrambler 392

SCRAMBLER 392. L’originale nacque nel 1981 ed era il primo pick-up compatto e decappottabile di Jeep. Ora, 40 anni dopo, la Scrambler 392 ripropone alcune caratteristiche open-air dell’antenata con gli ovvi aggiornamenti del caso.  Questa concept Jeep vanta un V8 Hemi di 6,4 litri da 470 CV, la carrozzeria in carbonio e le sospensioni pneumatiche AccuAir. Di grande effetto al centro cofano un inserto trasparente che lascia in bella vista il V8. Il parabrezza è stato arretrato di 12 gradi e abbinato a un tetto più basso. La silhouette modificata strizza l’occhio alle cosiddette hotrod “chopped top”. 

Jeep Cherokee 4XE 1978

CHEROKEE 4XE 1978. Questa sorta di restomod celebra la prima Cherokee, che già dalla fine degli anni ’70 diventò un’icona del marchio. Nel dettaglio questa concept nasce proprio da una Jeep Cherokee del 1978, ma con un aspetto sensibilmente rivisto e aggiornato. Il gruppo motore è quello della Wrangler 4xe, un’ibrida plug-in con due motori elettrici e un quattro cilindri turbo 2 litri. All’interno compaion0 sedili avvolgenti rivestiti in pelle e una gabbia di sicurezza a quattro punti.

Jeep Wrangler Rubicon 4xe

WRANGLER RUBICON 4XE. L’elemento distintivo di questa concept Jeep  è la vistosa livrea fuxia della carrozzeria con accenti in nero satinato sulla griglia anteriore e sulle cornici dei fari. Altrettanto audaci gli  interni, con coloratissimi sedili in pelle e con una serie di tocchi magenta su maniglie delle porte, maniglioni, cuffie del cambio e leva del riduttore. Il cruscotto nero ha un parziale rivestimento in velluto rosa. La capacità off-road è stata aumentata con l’aggiunta di un kit di sospensioni pneumatiche regolabili che offre ampio spazio per i massicci pneumatici da 37 pollici montati sui cerchi da 17 pollici in nero lucido di American Expedition Vehicles (AEV). Altri componenti AEV sono i paraurti anteriori e posteriori, le coperture dei differenziali e un verricello Warn Zeon.

Grand Wagoneer Overland

GRAND WAGONEER OVERLAND. Questa concept Jeep adotta il recente sei cilindri 3 litri Hurricane Twin Turbo 510 che grazie a una potenza di 510 CV garantisce grandi prestazioni in fuoristrada. La Overland ha parecchi accessori specifici, ad iniziare dalla soluzione Skyloft in fibra di carbonio, che trasforma la zona superiore in una tenda per due persone per ammirare i panorami o anche per trascorrere notti indimenticabili al chiaro di luna. Lo si apre in circa 10 secondi dall’interno, semplicemente spingendo verso l’alto con un braccio. L’abitacolo è stato arredato anche con due grandi poltrone a sacco, un tappeto in peluche, cuscini e un sistema di illuminazione dedicato. C’è anche un ampio spazio per biciclette, attrezzature e qualsiasi altra cosa valga la pena portare in viaggio. All’esterno un verricello Warn è stato aggiunto alla griglia anteriore.

Jeep Wrangler Rubicon 4xe Departure

WRANGLER RUBICON 4XE DEPARTURE. La Departure si distingue per alcune varianti volute dal team JPP di Mopar: in particolare questa Rubicon ha un kit per regolare l’altezza degli ammortizzatori Bilstein fino a 5 cm, migliorando così le capacità off-road della vettura. La griglia anteriore è dotata di una protezione tubolare di un metro e mezzo per un metro, che si ripiega per creare una panca (sostengono in Jeep per godersi i momenti di relax) sul paraurti.

Jeep Gladiator Rubicon Sideburn

GLADIATOR RUBICON SIDEBURN. Mossa da un V-6 Pentastar da 3,6 litri, anche la Sideburn offre ammortizzatori Bilstein regolabili per variare l’altezza da terra, mentre la protezione posteriore è in fibra di carbonio e acciaio e offre punti di attacco per agganciare saldamente biciclette, kayak o altro ancora. L’abitacolo di quest’ultima concept Jeep ha rivestimenti in pelle Nappa Vienesse Relicate rosso-marrone intenso con impunture specifiche.

 

 

 

 

  • Jeep Cherokee 4XE 1978
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  • Grand Wagoneer Overland
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  • Jeep Gladiator Rubicon Sideburn
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  • Jeep Scrambler 392 3
  • Jeep Scrambler 392
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  • Jeep Wrangler Magneto 3.0
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