Le moderna preferita di Murray: l’Alpine A110

Le moderna preferita di Murray: l’Alpine A110

Con il passare dei mesi e l’avvicinarsi della presentazione ufficiale, cresce sempre più l’attesa per la Gordon Murray Automotive T.50, l’hypercar che a detta dello stesso Gordon Murray riporterà in veste modernissima (quindi materiali compositi aggiornati ai nostri anni e un sofisticato sistema aerodinamico) quel piacere di guida ‘vecchia scuola’ fondato sulla leggerezza e la risposta fulminea ai comandi del pilota. E se di certo non mancheranno le ispirazioni da quella prestigiosa antenata che si chiama McLaren F1, viene naturale chiedersi quali auto nel panorama automobilistico moderno abbiano colpito e magari ispirato Gordon Murray in questa nuova ‘sfida’. La risposta è arrivata pochi mesi fa in un’intervista al sito inglese CarThrottle: il progettista sudafricano ha definito le auto sportive di oggi mediamente troppo complicate, grandi e soprattutto pesanti; tuttavia allo stesso tempo è rimasto colpito da una sportiva, l’Alpine A110; così tanto che – dopo averla acquistata – l’ha fatta smontare pezzo per pezzo dai suoi meccanici per analizzarla.

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IL MIX GIUSTO. Sebbene non si tratti né di una supercar nè di una hypercar, Gordon Murray è rimasto sorpreso dall’assetto della piccola coupé francese capace di offrire un ottimo compromesso tra comfort e comportamento dinamico senza avvalersi di ammortizzatori a controllo elettronico. Per questo motivo le sospensioni della Alpine sono state utilizzate dagli ingegneri della Gordon Murray Automotive proprio come benchmark per la futura T.50, un po’ come a suo tempo era stata la Honda NSX per la McLaren F1. Ancora più sorprendente, anche se per nulla legata alla progettazione di hypercar, è l’altra auto utilizzata nella quotidianità da Gordon Murray, l’ultima Suzuki Jimny. L’ingegnere ha dichiarato che aveva bisogno di un 4×4 per non rimanere bloccato dalla neve e la scelta è ricaduta sul piccolo fuoristrada ‘duro e puro’ apprezzato per il suo stile e per come si guida.

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Un commento su “Le moderna preferita di Murray: l’Alpine A110”
  • Alberto Spriano ha scritto:

    “Nous mettons tout notre savoir faire” diceva il nostro Amedeo Gordini sintetizzando così tutto il lavoro svolto per realizzare il V8 aspirato dell’Alpine Renault alla 24 ore di Le Mans del 1967 nella sfida a Ferrari, Lola, Porsche e Matra’.

    Renault Sport che ha raccolto l’eredità Gordini, ha evoluto il quattro in linea turbocompresso da 1,8 litri portandolo a 296 cavalli nel cofano della Megane RS Trophy.

    L’Alpine A110 con migliori qualità dinamiche, leggerezza ed aerodinamica più performante non poteva essere penalizzata da 40 cavalli in meno.

    Prontamente è uscita la versione A110S, la scelta obbligata.

    Questo aggiornamento motoristico di Renault è la migliore garanzia di sviluppo per l’Alpine A110, ora in versione S.

    Forse sarà l’ultima.

    Con il limite a 95 g/Km Co2 la prossima Alpine sarà ibrida e più pesante.

    Cosa faranno i cugini d’oltralpe?

    Innalzeranno la potenza termica con un efficiente V6 in combinazione ibrida o percorreranno la strada della completa elettrificazione?

    Sono convinto che, come sempre, sceglieranno la strada più veloce.

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