Lotus: addio Elise ed Evora, benvenuto futuro

Lotus: addio Elise ed Evora, benvenuto futuro

Ci siamo. Dopo anni di incertezze, un piano di rilancio mai andato in porto nel 2010 e, finalmente, l’acquisizione da parte del colosso cinese Geely nel 2017, la Lotus sembra davvero pronta per la rivoluzione: e, no, non stiamo parlando della hypercar elettrica Evija prossima al lancio, ma di una nuova sportiva a motore termico centrale – nome in codice Type 131 – che verrà svelata quest’estate e che nel 2022 andrà a sostituire tutta la gamma finora disponibile. Nel 2021 terminerà così la produzione della Lotus Elise – dopo venticinque anni di carriera – ma anche della sua sorella più estrema Exige e della 2+2 Evora, in favore di nuove coupè che ricalcheranno nel prezzo listino l’attuale offerta della Lotus, ma che offriranno un maggior confort e lusso senza perdere quella leggerezza e agilità che ha da sempre contraddistinto le inglesi. 

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Lotus Evija

PRIMA A BENZINA, POI L’ELETTRICO. Perché la Lotus possa tornare competitiva, la proprietà cinese Geely ha investito oltre 100 milioni di Sterline: gli impianti di produzione delle attuali vetture sono in via di ammodernamento e consentiranno di raggiungere le diecimila unità annuali – oltre sette volte l’attuale produzione della Lotus – e saranno affiancati da apposite unità dedicate allo sviluppo delle auto elettriche. La Type 131 sarà infatti soltanto il primo passo della rinascita commerciale della Lotus, prima dell’arrivo nel 2025 del secondo punto di svolta, rappresentato da una nuova sportiva a batterie sviluppata in collaborazione con l’Alpine. Un’EV ad alte prestazioni prodotta in serie e proposta a un prezzo inferiore ai centomila euro, che non mancherà di prendere spunto dalla potentissima e super esclusiva Evija attesa alla fine del 2021.

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