Lotus Evija: da Hethel a 300 all’ora appena 9″

Lotus Evija: da Hethel a 300 all’ora appena 9″

LA PRIMA DELL’ERA GEELY. A poco più di due anni dall’acquisizione da parte della Geely (già proprietari della Volvo) è stata presentata la prima auto sviluppata sotto la nuova amministrazione cinese: non semplicemente una ultra leggera come da tradizione del marchio, bensì una hypercar che guarda al futuro con propulsione cento per cento elettrica e numeri da capogiro. Il nome Evija, significa ‘prima in esistenza’: simboleggia bene la novità assoluta rappresentata da questa EV nonché l’inizio di una nuova generazione di vetture che verrà lanciata da qui ai prossimi anni.

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PARTNER IMPORTANTI. I dati tecnici annunciati dalla Lotus pongono la Evija in diretta concorrenza con le hypercar elettriche e a motore termico più estreme: accelera da 0 a 100 all’ora in meno di tre secondi, da 0 a 200 in meno di sei e raggiunge una velocità massima di oltre 340 km/h. L’autonomia dichiarata è di 400 chilometri (ciclo WLTP) e la ricarica dallo 0 all’80 percento avviene in meno di 15 minuti (a 350 kW). Per ottenere delle simili prestazioni il marchio inglese si è rivolto ad un’altra eccellenza britannica nel campo dello sviluppo di tecnologie per le auto da competizione e da strada: Williams Advanced Engineering. Gli ingegneri della WAE hanno sviluppato quattro motori elettrici, uno per ruota da circa 500 cavalli ciascuno, alimentati da un pacco batterie da 70 kWh posizionato al centro, appena dietro i sedili. Quattro radiatori ne mantengono la giusta temperata di funzionamento, garantendo oltre sette minuti di guida con le massime prestazioni della vettura. Attraverso la presa di tipo CCS2 (Combo 2) accessibile dal posteriore è possibile ricaricare la batteria fino ad una potenza massima di 800 kW, un record per un’auto di produzione, sebbene non ancora commercialmente disponibile. Una grande novità per la Lotus è l’adozione della monoscocca in fibra di carbonio, prodotta dall’azienda modenese specializzata in materiali compositi, CPC. Stessi materiali anche per la carrozzeria: una scelta necessaria per contenere il peso in 1680 chilogrammi, pochi per una EV.

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AERODINAMICA RAFFINATA. Il design esterno è tanto ‘esagerato’ quanto la potenza dei propulsori: l’altezza da terra è di soltanto 10 centimetri e mezzo, mentre lungo tutta la vettura l’aria viene incanalata per raffreddare il pacco batterie e creare carico aerodinamico in modo simile a quanto fanno i prototipi del campionato endurance. Gli elementi più distintivi della Evija sono i due grandi tunnel che incanalano l’aria: partono dal tre quarti posteriore e raggiungono il retro dell’auto dando forma ai fari trapezoidali posteriori. Nella modalità di guida più orientata alla pista o attraverso la pressione di un tasto nell’abitacolo, entra poi in gioco la grande ala posteriore (che emerge elettricamente dalla carrozzeria) dotata di un sistema attivo simile al DRS delle Formula 1, mentre l’assenza dei tradizionali specchietti retrovisori (sostituiti dalle telecamere) riduce la resistenza aerodinamica.

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TECNOLOGICA ED ESSENZIALE. Dentro s’ispira alle vetture da competizione. La seduta è bassissima e il volante è appiattito nelle parti superiori e inferiori. Il suo design ricorda quello utilizzato dai prototipi: raggruppati al centro, i comandi più importanti tra cui il selettore delle modalità di guida, cinque, che variano dalla Eco alla Track. L’unico schermo presente sulla plancia è quello del cruscotto digitale, mentre mediante un sottile pannello verticale, al centro, si controllano le funzioni secondarie come la climatizzazione. I sedili in carbonio sono ricoperti da una sottile imbottitura per risparmiare peso e sono del tutto regolabili – come il volante – per adattarsi alle taglie di tutti i guidatori. Infine il sistema multimediale sarà dotato di connessione alla rete per beneficiare di aggiornamenti da remoto e permettere al guidatore di controllare lo stato dell’auto mediante app.

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130 ESEMPLARI. La Lotus Evija sarà costruita nella storica sede di Hethel, nel Norfolk, a partire dal 2020. In totale verranno prodotti solo 130 esemplari ad un prezzo di 1,88 milioni di euro più tasse. I proprietari avranno poi modo di personalizzare la vettura in ogni singolo dettaglio e finitura.

 

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