Ma cos’avrà Grosjean da ridere?

A VOLTE RITORNANO. Boemia terra di cristalli e, da ora in poi, anche di… hypercar. A distanza di oltre un secolo dal 1907, che fu anno della prima auto realizzata dal marchio Praga, eccolo tornare sulla scena delle vetture stradali con la Bohema e un progetto che, per la verità, ultimamente stanno provando a realizzare in tanti: trasferire i contenuti tecnici di un prototipo da pista su un’auto omologata per circolare su strada.

Praga Bohema e Romain GrosjeanDALLA F1, ALLA INDYCAR, A… PRAGA. A suggerire l’idea di sviluppare un progetto estremo, col quale arrivare in pista, correre tra i cordoli e poi tornare a casa sempre stando al volante, è stato Romain Grosjean. Il pilota svizzero, che ha corso in F1 per Renault, Lotus e Haas e, dopo l’incidente drammatico che lo ha visto uscire miracolosamente dalle fiamme nel GP del Bahrain del 2020, ora partecipa serie americana Indycar, è infatti l’ambasciatore del marchio ceco.

Praga BohemaPOCHE MA BUONE. Della Bohema verranno prodotti 89 esemplari, come gli anni che sono trascorsi dalla prima vittoria del marchio Praga in una competizione. La produzione delle prime 10 hypercar è prevista nella seconda metà del 2023, quando la vettura, appena presentata i versione pre-serie, comincerà ad essere assemblata nella struttura dell’ex rallysta Roman Kresta.

Praga BohemaLEGGERA E ADATTABILE. La scheda tecnica è un elencare soluzioni strettamente derivate dalle corse, a partire dal telaio monoscocca in carbonio, così come i pannelli della carrozzeria. Praga Bohema dichiara un obiettivo di peso a secco di 982 kg, 34 dei quali sono concentrati nei 56 pezzi necessari a formare il cockpit. L’interfaccia uomo-macchina per una volta non è descrivibile con un elenco sterminato di  caratteristiche del sistema di infotainment, perché è tutta nelle innumerevoli regolazioni di sedile, pedaliera e volante.  

Praga BohemaIL PESO DELL’ARIA. Se a ruote ferme la massa sarà inferiore ai mille chilogrammi, alla velocità di 250 km/h la Bohema arriverà a pesare quasi il doppio, grazie al carico aerodinamico generato dalle appendici alari e dal lavoro del fondo: 900 kg di deportanza è il valore annunciato da Praga.

MASSE RIDOTTE. Ancora sulla leggerezza: il costruttore anticipa masse non sospese contenute in 180 kg. Del resto è cruciale ridurle il più possibile per l’importanza che hanno sulla dinamica del veicolo. E sono costituite da sospensioni, cerchi, gomme e impianto frenante. Che, nel caso della Bohema, è costituito da dischi carboceramici da 380 mm di diametro e pinze a sei pompanti.

Praga Bohema e Romain GrosjeanSTRADA SÌ, MA SOPRATTUTTO PISTA. Secondo quanto dichiarato dai responsabili del progetto, la vettura è focalizzata sulla prestazione in pista, sebbene sia omologata per circolare su strada, e con un set di gomme Pirelli semislick punta a girare in circuito sugli stessi tempi tempi delle auto da corsa della Classe GT3

MOTORE GIAP. Nel 2014 la Praga aveva già realizzato un’auto da corsa vera e propria, denominata R1. Ma la Bohema è all’insegna di un concetto assai diverso. Il motore arriva dalla Nissan ed è il PL38DETT della Nissan GT-R elaborato in Gran Bretagna da Litchfield. L’intervento più importante eseguito sul 6 cilindri biturbo di 3,8 litri è stata la trasformazione a carter secco, grazie alla quale l’installazione in macchina – in posizione posteriore centrale – è più bassa di  14 centimetri.

INIEZIONE DI POTENZA E COPPIA. La potenza dichiarata è di 709 CV e la coppia arriva 725 Nm, contro i 600 CV e i 652 Nm della GT-R Nismo. Tutto questo viene trasmesso alle ruote posteriori da un cambio sequenziale Hewland a 6 rapporti per portare la Bohema poco oltre il tetto dei 300 km/h. Non sono tantissimi in assoluto, rispetto ai valori dichiarati per altre vetture simili, ma alla Praga vengono ritenuti sufficienti per la maggior parte dei circuiti. Dove, in effetti, raramente si possono raggiungere andature così alte. Però in 2,3 secondi dovrebbe essere possibile passare da 0 a 100 km/h.

SOSPENSIONI DA MONOPOSTO. Conta, ripetiamo, molto di più la prestazione in curva. E a questo contribuiranno l’aerodinamica, le gomme Pirelli Trofeo R (montate su cerchi da 18 davanti e da 19 pollici dietro) e le sospensioni push-rod, con triangoli sovrapposti e ammortizzatori regolabili orizzontali, che richiamano il mondo delle monoposto.

Praga BohemaIL PREZZO? QUASI UN “AFFARE”. Quanto occorrerà spendere per guidare da casa verso la pista, correre tra i cordoli con il casco ben allacciato e tornare al proprio garage? Il prezzo annunciato della Praga Bohema è di 1,28 milioni di euro, ai quali vanno aggiunte le tasse. Come dire che un eventuale acquirente italiano dovrebbe sborsarne più o meno 1 milione e 600 mila. Tanti, tantissimi in assoluto, ma meno di quanti ne vengono richiesti per realizzazioni analoghe. Nel 2023 verranno costruiti i primi  10 esemplari, ai quali ne seguiranno seguiranno altri 20 per ciascuno dei quattro anni successivi.

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