
Mini: è sempre lei, ma è più “cattiva” e più chic
Creare un restomod non implica il dover per forza partire da una Ferrari o una Porsche d’epoca. Si possono ottenere risultati notevoli (anche da un punto di vista economico, sigh!) anche basandosi su vetture ben più umili e piccole. È il caso della Wood & Pickett Mini confezionata dal designer britannico Ian Callum, un minuscolo concentrato di stile basato sulla Mini Sportspack degli anni ’90.
INCONFONDIBILMENTE MINI. L’idea era quella di ricavare una “piccola” il più sfiziosa possibile, concentrando in quei pochi metri quadri design, lusso e prestazioni più pepate. Insomma, l’obiettivo era quello di creare la city-car vintage definitiva. Esteticamente è una Mini al 100%, nonostante Callum abbia rinfrescato ogni angolo della carrozzeria: frontale e posteriore sono stati rivisiti, ci sono minigonne e passaruota allargati, nuovi fari a led che svecchiano la linea e cerchi sempre di 13 pollici ma ridisegnati dal designer britannico.
DENTRO È SONTUOSA. Immancabili i fendinebbia aggiuntivi e due cannoni di scarico centrali. Il Wood & Pickett nel nome, invece, si riferisce a uno storico carrozziere famoso per le sue Mini più lussuose e chic. Difatti l’abitacolo (ispirato allo stile ‘Margrave’ della W&P) della Mini by Callum è di un’altra categoria rispetto a quello dell’auto originale. Le dimensioni saranno quello che sono ma non mancherete di sentirvi coccolati: interni in pelle e cruscotto inedito in legno, pomello in alluminio, infotainment moderno, una insonorizzazione migliore e degli eleganti rivestimenti a scacchi per i sedili.
PICCOLA “BELVA”, GRANDE PREZZO. Il quattro cilindri originale da 1.275 cc passa da 63 a oltre 100 CV grazie a qualche accorgimento: la cilindrata è aumentata fino a 1.310 cc, la testa è stata riprogettata, è stato migliorato il sistema di iniezione e, dopo aver montato uno scarico sportivo artigianale, è stata rivista tutta la parte di gestione elettronica del motore. Completano il pacchetto di modifiche sospensioni e freni moderni. Ogni Mini Wood & Pickett by Callum sarà diversa dall’altra, ciascuna personalizzata in base ai desideri del cliente. L’unica nota dolente è… il prezzo: per questo “gioiellino” 90.000 euro potrebbero non bastare.
Dentro bella… tessuto a quadretti in particolare… anche se il cruscotto a 6 orologi delle innocenti cooper resta imbattibile (e anche l’ovalone di una cooper s inglese anni 60, col tachimetro da 210 orari, ha un fascino tutto suo). Fuori, come sempre nei restomod, le luci a led stanno bene come i cavoli a merenda. Per il motore non si sono inventati nulla: il vecchissimo a-series preparato come si fa da 50 anni a questa parte
Il tocco magico di Ian Callum, uno dei migliori designer in circolazione, migliora senza rovinare. Top.
Non trovo un motivo che sia uno per spendere 90.000 euro e rotti per una Mini anni ‘90 trasformata così. Ma neanche 10.000… Molto, molto meglio le Mini classiche originali, come mamme Austin, Morris e Innocenti le han fatte…