
Nuove Porsche Boxster e Cayman: pure a benzina!
“Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”, diceva James Russell Lowell, e noi siamo pienamente d’accordo con lui. E visto che alla Porsche non si sono bevuti il cervello, anche ai piani alti di Zuffenhausen hanno sposato questo vecchio, saggio adagio. Con un colpo di scena degno di Hollywood, la casa tedesca infatti ha ingranato la “retro” sull’elettrificazione delle Boxster e Cayman di nuova generazione. Cosa significa? Che le due “piccole” super sportive non andranno solo a corrente, ma avranno anche dei rombanti (ci auguriamo…) motori a benzina.
RETROMARCIA SULL’ELETTRICO. La decisione di tornare sui propri passi, in forte discontinuità con la volontà di diventare in breve tempo un marchio di auto elettriche, risponde a incontrovertibili esigenze di mercato. È probabile che nella decisione abbiano influito i dati di vendita, alquanto miseri, per usare un eufemismo, della nuova Macan elettrica (foto sopra). Per non ripetere errori simili, le Panamera e Cayenne oggi a listino in listino ci resteranno ancora a lungo, coi loro collaudati motori termici, e lo stesso vale per il modello simbolo del marchio, la 911. E pare che persino la grande suv a sette posti conosciuta con la sigla interna K1, che sarebbe dovuta essere esclusivamente elettrica, sarà proposta anche in versioni ibride.

L’impostazione meccanica da sportiva di razza della Boxster prima serie, con il motore centrale e la trazione posteriore, caratterizzerà anche la nuova generazione
SPESE IMPREVISTE. I nuovi piani della Porsche sono una risposta ai cambiamenti del mercato globale, dettati certamente dai dazi statunitensi, ma anche da un calo del settore del lusso in Cina e dalla crisi dell’elettrico. Di certo questa riorganizzazione strategica non sarà indolore, per la casa tedesca, che per il 2025 prevede una diminuzione dell’utile operativo di circa 1,8 miliardi di euro. Cambiare in corsa progetti costosi come quelli di vetture sportive di lusso comporterà alla Porsche spese straordinarie superiori ai 3 miliardi di euro, ma per costruirsi un futuro più roseo in tempi che si preannunciano durissimi, un’alternativa non c’è.
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E d’altronde mi chiedo, chi l’avrebbe comprata senza un bel benzina ?
O diesel nel caso del suv?
Il green deal ha senso per le città, i condomini, le infrastrutture e i mezzi cittadini ma per il resto non ha senso il full electric. (almeno in questa decade poi si vedrà)
Buona notizia, per quanto mi riguarda elettriche potevano non farle del tutto. E se sognare non costa nulla… accoppiato al sei cilindri boxer un bel cambio manuale…