Pagani: lunga vita al V12 aspirato con Huayra R Evo

Pagani: lunga vita al V12 aspirato con Huayra R Evo

La storia della Pagani Huayra sembrava ufficialmente finita nel 2022, quando è stata sostituita dall’Utopia. Ufficialmente appunto, perché la casa fondata da Horacio Pagani ci ha abituati negli ultimi anni a riprendere i vecchi modelli per creare edizioni speciali. Così dopo la Imola Roadster dello scorso anno, ecco la Pagani Huayra R Evo, una hypercar a cielo aperto e dalla coda lunga evoluzione pistaiola della “normale” (tra mille virgolette) Huayra R. 

ISPIRATA DALLE CORSE. L’ispirazione per questa edizione speciale è nata in Horacio Pagani in occasione di una gara di Formula Indy a Nashville: “Osservando come erano fatte le celebri monoposto aperte e dotate di Aeroscreen, ho pensato di creare una vettura con avvolgenti superfici in policarbonato e con la possibilità di togliere i due tettucci per sentire ancora di più il fascino dell’aria e il suono del V12 aspirato. Da qui siamo partiti con l’obiettivo di realizzare una macchina bella, per quanto questo termine sia soggettivo, che fosse armonica nelle linee e con un carattere forte”, spiega il fondatore della Pagani, che è anche il capo del design dell’azienda. 

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FORMA E FUNZIONE. Horacio e il suo team hanno così progettato la Pagani Huayra R Evo, ispirandosi ai tempi in cui i piloti erano esposti alle intemperie. Nella parte anteriore il layout è compatto ed efficiente dal punto di vista aerodinamico grazie a un sofisticato sistema di convogliatori d’aria che gestiscono la ripartizione ottimale del raffreddamento per dischi dei freni, pinze e radiatore dell’acqua. Il profilo aerodinamico dedicato esalta le potenzialità della vettura con la doppia fila di flick sul cofano. Da qui, la linea di cintura e i brancardi migliorano la percezione di leggerezza, generando un sistema di flussi essenziale in condizioni estreme. Tutto ciò si equilibra con la parte posteriore allungata, una “coda lunga” che sorregge la nuova pinna stabilizzatrice centrale e il gruppo dei supporti integrati all’alettone. L’estrattore posteriore incorpora pinne aerodinamiche fondamentali per linearizzare i flussi d’aria nella parte posteriore del veicolo. La carrozzeria è costruita interamente in fibra di carbonio di Classe A, sviluppata per l’Utopia e progettata sia per migliorare l’aspetto visivo che le prestazioni strutturali. 

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SUPERA I 9000 GIRI. Il cuore del progetto è il propulsore V12 aggiornato e potenziato frutto della collaborazione tra la Pagani e HWA AG. Realizzato su misura per la casa italiana, il motore è dotato della più moderna tecnologia derivata dal motorsport ed eroga 900 CV a 8750 giri e una coppia massima di 770 Nm da 5800 a 8200 giri. La linea rossa è fissata a 9200 giri. I tecnici sono intervenuti su componenti fondamentali come il collettore di aspirazione, corredato da un nuovo design delle trombette e nuovi alberi a camme, non solo per incrementare la potenza ma anche per ottimizzare il processo di aspirazione. Il cambio sequenziale a 6 rapporti a innesti frontali è stato progettato in collaborazione con HWA AG (il braccio motorsport di AMG) ed è dedicato alla Huayra in versione da pista. È attuato da una frizione racing a 3 dischi in metallo sinterizzato e pesa complessivamente solo 80 kg. 

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PIÙ BELLA E PIÙ VELOCE. L’impostazione a codalunga ha imposto una completa revisione aerodinamica, che ha portato il team a confermare un principio emerso con lo sviluppo della Huayra R: modificando l’estetica della vettura, miglioravano le prestazioni e l’efficienza aerodinamica. A parità di resistenza, la deportanza è aumentata del 45%, con un aumento dell’efficienza del 21%. Il che significa che a 320 km/h, la vettura genera un carico verticale superiore al suo stesso peso. Molto importante è il tetto aperto che rende l’aerodinamica ancora più efficiente, perché determina un incremento della deportanza totale di un ulteriore 5%.

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GIÙ IL PESO. Le prestazioni vanno di pari passo con la massima sicurezza. La monoscocca della Huayra R Evo integra diversi elementi per ridurre il peso al minimo, dalla gabbia di sicurezza alle strutture di sedute e poggiatesta. Le cinture di sicurezza sono a 6 punti e sedili rivestiti in materiale ignifugo, mentre i poggiatesta hanno apposite protezioni laterali per il casco. Pur trattandosi di un’auto da pista, non mancano i tocchi di eleganza: alzando lo sguardo si possono infatti osservare linee sinuose che si integrano con armonia sulla struttura del tetto. 

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INCOLLATA AL SUOLO. Il gruppo sospensioni è stato studiato ad hoc per questo modello e integra un heave damper, terzo elemento idraulico che separa la gestione dei modi della scocca da quelli degli ammortizzatori indipendenti delle quattro ruote. Le sospensioni a doppi triangoli sovrapposti in lega di alluminio forgiato, con molle elicoidali e ammortizzatori attivi a controllo elettronico, sono pensate non solo per trasferire a terra la potenza e la coppia del V12 , ma anche per garantire una grande precisione di guida. Dischi carboceramici CCM-R autoventilati con pastiglie racing assicurano alla Pagani Huayra R Evo una forza frenante di prim’ordine, frutto collaborazione tra la Pagani e la Brembo. A tenere incollata l’auto all’asfalto contribuiscono anche i nuovi pneumatici Pirelli P Zero Slick nelle misure 280/680 R19 davanti e 345/725 R20 dietro. Disponibili nelle versioni asciutto e bagnato, le nuove coperture sono studiate appositamente per permettere alla Huayra R Evo di aggredire l’asfalto e permettere una precisione millimetrica in ogni curva. 

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