Per questa RUF CTR servono minimo 3 milioni

Per questa RUF CTR servono minimo 3 milioni

Il problema di azzeccarla al primo colpo è il fatto di generare attese molto, e raramente i sequel sono all’altezza dell’originale. Quando RUF presentò la CTR – la mitica Yellowbird – il mondo dei motori rimase sbalordito: undici quintali e mezzo, un flat six 3.4 da circa 470 CV, un giallo accesissimo e prestazioni che minacciavano di mettere in ombra robetta come la Ferrari F40 e la Lamborghini Countach. Insomma, la sua erede doveva essere qualcosa di speciale ma, come sappiamo, il buon Alois Ruf Jr. non è uno timido.

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ANIMA RIBELLE. Basata sul telaio della 993, la CTR2 nasce nel 1995 e di nuovo sbalordisce, grazie a un motore boxer portato a 3,6 litri di cilindrata e in grado di fornire oltre 520 cavalli. Trazione posteriore, cambio manuale a sei marce, cerchi in magnesio, sedili Recaro con cinture da corsa, rollbar e prestazioni spaventose, con uno “0-100” in meno di 4 secondi e una punta superiore ai 350 orari. Delle 29 CTR2 prodotte, 14 sono denominate Sport, versioni ulteriormente affinate per la pista con meno peso, più potenza e uno “spirito” ancora più ribelle.

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DAILY CAR DA CORSA. La potenza di fuoco sale a 580 cavalli e i parafanghi leggermente ampliati accolgono gomme e freni più grandi, la dinamica punta più ai cordoli che alla strada e la carrozzeria si gonfia, come dopo anni di intensa pesistica. Due CTR2 Sport vennero modificate per la Pikes Peak, con il 3.6 boxer spremuto fino a 700 cavalli: non essendo prototipi speciali i due piloti – Steve e David Beddor – guidarono fino in Colorado, corsero, e se ne tornarono a casa sempre alla guida delle due RUF, non prima di essersi qualificati primi assoluti e aver concluso la corsa verso le nuvole rispettivamente al secondo e quarto posto assoluto.

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VALUTATA MILIONI. La RUF CTR2 Sport che vedete in queste foto fu ordinata nientemeno che da Frank Beddor, padre dei due piloti, che richiese la trazione integrale come optional (ne esistono solo quattro non posteriori), carrozzeria nero pastello e interni in pelle nera con pannelli porta in fibra di carbonio. Dopo la vendita nel 2007 il secondo proprietario rinfrescò l’abitacolo, scegliendo una bellissima combinazione di Alcantara e pelle verde e montando degli ammortizzatori Bilstein meno sportivi per rendere l’auto un po’ più comoda. Questa macchina balistica marchiata RUF ha circa 28.000 chilometri indicati sul cruscotto, ha appena ricevuto un tagliando e vuole solamente essere guidata. Ora basta solo racimolare tra i 3 e i 3,5 milioni di dollari…

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