Polestar: più trasparenza sull’impatto ambientale

Polestar: più trasparenza sull’impatto ambientale

“In passato, le case automobilistiche non sono state trasparenti verso i consumatori riguardo all’impatto ambientale dei loro veicoli. Questo non va bene: dobbiamo essere onesti, anche se i dati non sono confortanti”. Thomas Ingenlath, CEO di Polestar, va dritto al punto su uno dei temi caldi dell’elettrificazione del trasporto privato, ovvero quello delle emissioni. Già perché, sebbene una EV non emetta sostanze inquinanti come una tradizionale vettura a motore termico, i fattori che determinano l’intero impatto ambientale di un’automobile vanno al di là del suo utilizzo stradale; riguardano la produzione dell’energia che le alimenta e il processo di fabbricazione stesso dei veicoli: queste infatti, sono le maggiori macroaree, di analisi.

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UNA VALUTAZIONE. E se l’approvvigionamento di energia elettrica rappresenta un caso di studio a sé, spesso indipendente dal suo utilizzo (e quindi anche dalle autovetture a batterie), il volume delle emissioni inquinanti derivanti la produzione è sotto il completo controllo delle case automobilistiche. Valori che la Polestar ha deciso di riassumere in un numero che permetterà ai consumatori di confrontare l’impatto ambientale delle diverse vetture della gamma.

XC40 AWD Inscription expression, in Denim Blue Metallic

TRA LA BERLINA ELETTRICA E IL SUV A BENZINA… Il primo caso di studio pubblicato dall’azienda svedese mette a confronto la ev Polestar 2 e la Volvo XC40 con motore a benzina. Dall’analisi dei processi produttivi di entrambe le vetture e delle emissioni dell’auto a motore termico una volta su strada è emerso che la fabbricazione dell’auto elettrica comporta un livello di emissioni superiore a quello dell’auto a benzina. Lo svantaggio iniziale dell’elettrica viene tuttavia gradualmente riassorbito fino a quando – toccati i cinquantamila chilometri – l’anidride carbonica emessa dalla XC40 a benzina, sommata a quanto emesso nella sua produzione, supera il valore dichiarato dell’elettrica. Il caso di studio completo e le metodologie di calcolo utilizzate dai tecnici della Polestar sono disponibili qui.

Polestar 2 LCA CO2e use phase break-even points vs ICE

UN NUOVO STANDARD. Il vantaggio in termini assoluti di emissioni dell’auto elettrica rimane evidente, ma allo stesso tempo è ben lontano da quel principio di emissioni zero che spesso viene associato alle auto a batterie. Questo risultato ha spinto la Polestar a lanciare un’appello alle altre case automobilistiche perché un simile sistema di confronto delle emissioni diventi lo standard con cui tutti gli attori del mercato pubblicizzino il reale impatto ambientale della propria gamma di vetture. L’inizio di un percorso virtuoso che – attraverso una comprensione più ampia delle problematiche legate all’inquinamento anche da parte dei consumatori – possa portare insieme ai costanti miglioramenti tecnologici una vera e propria neutralità ambientale del settore automobilistico in tutte le sue facce. 

Polestar 2 LCA carbon footprint vs ICE use phase

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